Tribus Digitis


E’ da circa 5 mesi che sto svolgendo un esperimento un po’ particolare.

Molto più difficile e meno diretto di “Questione d’occhiali”.

Tribus Digitis è la traduzione latina di “Con Tre Dita.”

Strumenti: forza di volontà, tempo, pazienza.
Scopo: la manipolazione di oggetti con 3 dita conviene rispetto a quella con 5 dita.
Antitesi: l’evoluzione c’ha dotato di organi perfetti
Confutazione: le 2 dita rimanenti sono solo una cicatrice evolutiva, come lo è l’amore e come lo sono alcune componenti del nostro occhio (Le Scienze, settembre 2011).

Un breve sunto dell’esperimento: necessita di una grande forza di volontà, pazienza e una lieve tolleranza per i dolori.

Questo è un pessimo biglietto da visita ma quando si eseguono azioni quotidiane con tre dita il senso di soddisfazione è immensa. La sperimentazione offre qualche vantaggio ma un numero non ancora quantificabile di svantaggi: qualcuno lo potrete subito intuire.

In linea di massima, si può eseguire tutto con 3 dita e qualche azione risulta più facile: in alcuni casi si ha più destrezza con l’oggetto o/e più presa ferrea (a mò di Lego).

La prima prova è stata eseguita con l’interruttore della luce: talvolta, quando si tenta di pigiarlo con 5 dita, lo si “liscia”. Con 3 dita invece, questo rischio è visibilmente diminuito.

Parliamo invece delle bottiglie di plastica. La presa è più sicura, adottando questa tecnica. L’unico rischio è solo correlato alla fisionomia della bottiglia: alcune tendono a far schizzare l’acqua, se impugnate nel modo sopra descritto. Da segnalare anche il fatto che, in base alla bottiglia, qualche volta è meglio riempire ciò che si desidera standosene in piedi.

Mangiare con la forchetta: è un po’ complesso descrivere la tecnica da me adottata. Vi assicuro che si mangia tranquillamente. L’unica difficoltà l’ho avuta con gli spaghetti, ma è stata solamente una questione d’adattamento.

Forchetta e coltello: stesso discorso di prima. Meno l’oggetto contundente taglia, più si hanno difficoltà (anche serie, con le posate di plastica).

Bere: presa a mo’ di Lego. Il bicchiere può scivolare solo se è abbastanza largo o pesante. E’ meglio evitare i bicchieri “conici”, quelli cilindrici sono più sicuri.

Ora giungo ad un tasto dolente.

E’ circa un mese che tento la scrittura a 3 dita. E’ abbastanza difficile e bisogna modificare i propri strumenti di scrittura. Ho praticamente ridotto le dimensioni delle mie penne bic del 70%. L’adattamento è durato 2 settimane e lo si paga con un po’ di dolore e un lieve innalzamento di due falangi: quella del dito indice e quella del dito medio. E’ più veloce scrivere con 3 dita e pare riesca a scrivere anche meglio (dal punto di vista estetico).

Devo dirla tutta però: non è proprio una scrittura a 3 dita ma a 3 dita virgola 25. Quando scrivo il punto d’appoggio è la parte dorsale del mignolo. L’amputazione delle rimanenti due dita non sarebbero un problema per la scrittura, anche se è abbastanza difficile attuare una cosa del genere alla mia età.

Al momento sono alla ricerca di penne particolari, con una lunghezza ben definita e altrettanti caratteristiche: il tappo è importante. Esso funge da incastro nella zona compresa tra pollice e indice. Inizialmente la pelle viene danneggiata, ma poi tutto ritorna normale. Lo scopo del tappo è di fissarsi alla mano.

Lavarsi i denti: basta un po’ di pratica.
Lavarsi in generale: necessita solo un po’ più di tempo rispetto al normale.

Computer

Scrivere con 3 dita è possibile, ma richiede più tempo. Giocare a Battlefield 3 o qualsiasi altro gioco che richiede i tasti WASD è praticamente impossibile.
Il mouse è impugnabile, ma la presa non è sicura. Il motivo è semplice. questi oggetti sono stati progettati e sviluppati per un utilizzo a 5 dita. Questo caso è presente in molte altre situazioni (che al momento non cito).

Sport

Non ho provato nessuno sport, dal momento che non ne faccio. La maggior parte degli sport, se praticati con 3 dita, acquisirebbero nuove tecniche, atleti permettendo.

Hobby e tempo libero

Suonare strumenti musicali sarebbe diverso, ma si avrebbero nuove combinazioni e nuovi suoni.
Per chi fa palestra, il sollevamento pesi è più faticoso. Ho provato con 2 pesi da un kg ciascuno e non ho avuto problemi, se non solo d’adattamento. Per quanto riguarda gli altri tipi di pesi, per questione di mia costituzione, non ho intenzione di provare.
La pittura è grosso modo come la scrittura.
La presa di un libro, nell’attività di lettura, è diversa dal solito. La chiamo “Tecnica ad L” e la utilizzo per aprire porte, portoni, finestre, accendere luci, ecc.
La Tecnica sopra citata è utilizzata grosso modo in ogni attività quotidiana e presenta diverse sottigliezze che coinvolgono l’inclinazione del pollice, permettendo così la versatilità dell’impiego.

L’idea e l’effetto repulsivo

Come forse qualcuno di voi avrà capito, l’idea è nata giocando a Mass Effect 2. I salarian, i quarian e i geth hanno 3 dita. L’immagine di sopra è una mano quarian. Sinceramente preferisco quella dei salarian, ma su internet non c’è ancora nulla. Talvolta la fantascienza di oggi è la scienza di domani.

Ma tra il Dire e il Fare c’è di mezzo “e il”.

Io non cerco volontari per questo esperimento, ma mi farebbe molto piacere qualche diagnosi gratis (lastre, cerotti, ecc.) e, perchè no, qualche consiglio sulle azioni da eseguire.

Questo esperimento ha anche una particolare controindicazione dovuta ad un fattore psicologico: quando vedo persone manipolare oggetti con 5 dita, mi fa quasi impressione. E’ come se stessero facendo qualcosa di altamente immorale.

Il tutto può considerarsi come una simulazione dell’assenza di due dita. L’esperimento Mars500 lo conosciamo tutti (credo). Di certo non ha nulla a che vedere con una missione vera e propria per Marte, ma è già un qualcosa.

Per una completa verifica dovrei modificare la fisionomia delle mie mani, più o meno così:

Quest’immagine rappresenta una bellissima scultura di una mano Geth, razza creata dai Quarian.
La foto che ho scattato presenta delle somiglianze con la scultura: l’inclinazione del dito medio è la stessa presente nella mano Geth. L’unica differenza è la lunghezza delle dita e la dimensione della mano.
Ma sono fiducioso.
Madre Natura ha un’assistente, ultimamente: la Biotecnologia.

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