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Nightmare, Sleep Apnea Syndrome, illusione ipnopompica

Lunedì notte. Sono ancora dinanzi al computer a friggermi le cornee: vista l’ora decido di leggere un ultimo articolo sulla Lega per poi chiudere tutto ed addormentarmi. Scelgo di aprire l'articolo di Formalina, visto che il suo precedente lavoro su Van Gogh mi aveva regalato dei minuti di piacevole lettura. Quando la pagina si apre e all’improvviso vedo l’immagine dell’articolo, un intenso brivido mi risale la schiena fino ad arrivare alla sommità della testa: Nightmare (o L’incubo) di H.Fussli, in assoluto il quadro che più di ogni altro suscita in me le sensazioni legate all'orrido e al terrifico.

E mi suscita anche una certa paura, visto che mi appresto ad addormentarmi. La memoria mi riporta immediatamente agli ultimi anni di liceo, periodo in cui amavo i movimenti culturali romantico e decadente e in cui avevo sviluppato un certo gusto per il grottesco e il macabro.

Dopo essermi crogiolato nella tiepida penombra della paura per qualche altro secondo, mi accorgo di essere stato folgorato – nel frattempo – dall’Ispirazione e decido di perdere la verginità dietro scrivendo il mio primo niubbissimo articolo sulla Lega.

Il dipinto

Il dipinto rappresenta una giovane esemplare di ficona borghese di fine ‘700, dal pelo rossastro e dalle giunoniche forme, nel bel mezzo di un’esperienza onirica a dir poco terrificante. E’ supina ed è leggermente scivolata con la parte superiore del suo morbido corpo oltre il materasso. Gli arti superiori sono in una posizione innaturale e scomposta, e sembra che con la mano sinistra cerchi il contatto con il suolo per ritrovare contiguità con il mondo reale. Gli arti inferiori prendono forma sotto la vestaglia, resa aderente dai movimenti inconsci che le hanno fatto tendere e flettere prima l’una e poi l’altra gamba. Il suo volto appare sofferente e la sua bocca semiaperta ci suggerisce una difficoltà respiratoria.

All’osservatore poco attento gli occhi della ragazza potrebbero sembrare sereni e rilassati come quelli della bella addormentata Disney…

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Ruotate l’immagine il laptop di 180° e capirete da soli che non è così: il suo sguardo sembra quello di una posseduta o di una donna morente e ci ricorda il fenomeno della rotazione degli occhi all’indietro.

Mentre dalle tenebre si materializza una giumenta cieca e impazzita (uscita direttamente dal film “Equus”), sull’addome della donna prende forma (e peso specifico) un’entità inquietante, che si accorge di noi e ci fissa malvagia. Nessuno però si accorge del robot di Android, spaventosamente riconoscibile dall’ombra che proietta da dietro la tenda.

Per la serie: Shit Brix. (NdItomi: LOL!)

Non a caso ho detto ‘giumenta’ e non ‘puledro’: nella superstiziosa Europa di fine ‘700 anche negli ambienti intellettuali iniziava a prender piede la moda dell’esoterismo ed era molto conosciuta la leggenda della cavalla notturna; si credeva infatti che (gli occhi di) questi animali veicolassero gli spiriti malvagi.

Inoltre ‘Nightmare’ letteralmente significa “cavalla notturna” [Night=notte, mare=giumenta] ma con il passare del tempo prese sempre più piede il senso figurato di ‘incubo’.

Il pittore però non era superstizioso, bensì voleva far specchiare i fruitori delle proprie opere nelle loro distorte ed inconsce paure.

Johann Henrich Fussli era decisamente un passo avanti rispetto ai suoi contemporanei…non solo conosceva android già nel 1781, ma anticipò le problematiche legate al subconscio e alle paure ataviche dell’uomo che verranno studiate dalla psicanalisi all’inizio del XX secolo.

Si racconta, a tal proposito, che il Dott. Freud possedesse una versione alternativa di “Nightmare” -sempre di Fussli- nel suo studio di Vienna durante il periodo in cui teorizzò “L’interpretazione dei sogni”.

SAS: Sleep Apnea Syndrome

Con sindrome dell’apnea notturna s’intende quel disturbo del sonno che prevede un’interruzione del flusso respiratorio di durata superiore ai 10 secondi e un abbassamento del flusso respiratorio almeno del 50% rispetto a quello consueto.

Si stima che il 6% della popolazione soffra di SAS.

Dal punto di vista fisiopatologico si distinguono 2 tipi di apnea:

Ostruttiva: faringe anatomicamente ristretta oppure occlusa dalla riduzione del tono muscolare durante il sonno; faringe occlusa dall’accumulo di liquidi nelle vie aeree se il soggetto è supino.

Centrale: incremento della pressione di riempimento ventricolare sinistro e conseguente congestione polmonare.

Nel peggiore dei casi ci si possono anche lasciare le penne, ma la maggior parte delle volte – oltre ad un affaticamento cardiaco – la sindrome da’ luogo a frequenti arousal, e si rischia di rimanere in uno stato di sonno ipnopompico.

Lo stato ipnopompico: allucinazioni e paralisi muscolare

Il termine medico ‘arousal’ indica il livello necessario di attivazione della corteccia celebrale affinché si mantenga uno stato di vigilanza e quindi di adeguata ricezione degli stimoli provenienti dal mondo esterno. La traduzione dall’inglese di arousal è ‘risveglio’. Questo passaggio dal sonno alla veglia viene definito dagli psicologi sonno ipnopompico. Il soggetto che rimane in questo stato non è né totalmente sveglio, né totalmente addormentato. Può addirittura percepire delle sensazioni visive, uditive e tattili in maniera molto nitida pur non essendo esse reali.

Un altro effetto dell’arousal è la paralisi ipnagogica. Questa terribile esperienza è ”dovuta alla persistenza dello stato di atonia che i muscoli presentano durante il sonno ed è causato da una discordanza tra la mente e il corpo: il cervello è attivo e cosciente ma il corpo continua a rimanere in stato di riposo. Spesso il soggetto tende a gridare, talvolta chiedendo aiuto, ma quando cercherà di farlo non griderà, bensì emanerà solo un lieve sussurro ed avrà la sensazione sgradevole di sentire la propria voce soffocata da qualcosa di anomalo”.

Non vi è mai capitato di rimanere lucidi durante un’esperienza onirica e di avere la facoltà di decidere cosa sognare? Non vi è mai capitato di sentirvi chiamare durante la dormiveglia anche se in casa eravate soli? Queste esperienze sono molto comuni, e tendono ad essere dimenticate nonostante siano spaventosamente nitide.

Ora provate ad immaginare… Cosa sogna un soggetto in crisi respiratoria? Cosa sogna un soggetto paralizzato che “sente la propria voce soffocata da qualcosa”?

L’immaginazione umana -come l’ignoranza- non ha limiti, e in lungo e in largo nel tempo e nello spazio abbiamo creato i più fantasiosi mostri.

Come disse un contemporaneo di Fussli: ”Il sonno della ragione genera mostri”.
Eccone una carrellata.

Illusione ipnagogica: arrivano i Mostri!

Efialte: il famoso medico greco Galeno nel II secolo descriveva questa creatura come uno spirito che giaceva sul petto del dormiente e ne rendeva difficile la respirazione con il suo peso. Lo stesso Galeno introduce nel linguaggio comune la parola ‘efialte’, sinonimo di incubo, che letteralmente significa “colui che ti salta addosso”.

Bakhtak: nella tradizione iraniana è una creatura efialtica che causa paralisi ipnagogica.

Khmout Sukkhot: nella cultura Thai è lo spirito che soffoca i dormienti sedendosi sul loro petto.

Dab tsog: nella cultura Mhog è lo spettro notturno che causa paralisi e impedisce la respirazione. [dab=demone, tsog=schiacciare].

Gui ya chuang: in Cina è il termine usato per indicare la paralisi ipnagogica. ‘鬼壓床/鬼压床’ letteralmente significa “spettro che comprime il corpo”.

Lidercnyomas: versione ungherese del nightmare. [liderc=spettro, nyomas=che schiaccia].

Mara: versione islandese che ricorda la parola ‘nightmare’. Soffoca le vittime durante la notte sedendosi sul loro petto.

Mottaka: spirito efialtico nella cultura curda.

Karabassan: letteralmente “assalitrice notturna”, è la versione turca. Si distingue dalle altre perché ama avere rapporti carnali con gli uomini. In Italia è anche conosciuta come Sega.

Vrahnas: creatura efialtica in Grecia e a Cipro.

Madzikirira: nello Zimbawe è lo spettro che impedisce la respirazione durante il sonno.

Peperonata e cinghiale alla brace: la cena ti è rimasta sullo stomaco?

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Nel folklore italiano si distinguono 2 tipi di efialte: il folletto e la strega. L’aspetto più interessante è che entrambi hanno un rapporto speciale con gli equini. I nightmare di cui andrò a trattare appartengono più specificamente all’Abruzzo e all’Emilia Romagna.

La Pantafira, conosciuta con moltissimi nomi, è una strega della tradizione abruzzese. E’ brutta e di bassa statura e veste sempre di bianco. Ha gli occhi demoniaci ed un mento talmente appuntito da provocare ferite alle sue vittime. Ama disturbare il sonno dei dormienti paralizzandoli o accovacciandosi sul loro addome e tappando loro la bocca con la mano. Secondo la credenza popolare esistono dei repellenti e degli espedienti per evitare spiacevoli incontri con la strega: lasciare un fiasco di vino in camera da letto (la pantafira è alcolizzata) oppure lasciare un secchio pieno di legumi affinché rimanga a contarli per tutta la notte (come se fosse costretta alla continua enumerazione di piccoli oggetti).

La Pantafira è solita rubare i cavalli ed ama cavalcarli per tutta la notte. Prima dell’alba riporta le bestie alle loro stalle, ma non prima di aver ordito delle treccine sulle criniere e sulle code, a testimonianza della sua presenza.

Il Mazapégul è il nightmare della tradizione romagnola. Superstite del paganesimo e delle leggende celtiche, è ancora presente nella cultura popolare. Il Mazapégul è l’efialte che più assomiglia a quello del quadro di Fussli. E’ un ibrido tra gatto, scimmiotto e coniglio. Ha il pelo grigiastro, ed indossa solamente un cappello rosso, fonte dei suoi poteri.

Il Mazapégul è responsabile del senso di soffocamento e paralisi che opprime talvolta i dormienti; si corica con le donne, e le fa sue; svolge tutto un suo rituale amoroso e affettuoso con gli animali della stalla, ed in ispecie con gli equini, che si trovano al mattino coperti di sudore e adorni di trecce alle code e alle criniere

Per tenere a distanza il Mazapégul esistono molti sistemi, che vanno dall’esecuzione di rituali magici al posizionamento di specifici oggetti in camera da letto (sacchi, bastoni, forche, legumi, ecc).

Qualche consiglio

Ora capite il perché di quel brivido di paura di fronte al dipinto ‘Nightmare’? Nonostante si abbia la fortuna di vivere in un’era in cui l’informazione e il sapere sono alla portata di tutti e in cui la scienza ha preso il posto della superstizione, un’illusione ipnagogica terrificante è comunque un’esperienza che potrebbe capitare a chiunque. Che crediate o no alle favole.

A tal proposito ecco dei pratici consigli: non fumare, non ingozzarsi a cena, dormire proni, fare attività fisica e fare dei controlli medici periodici. Non avere cavalli nel garage, munirsi di un fiasco di vino e di un secchio di legumi.
Sogni d’oro!

Bibliografia e sitografia

– Sindrome dell’apnea del sonno S. Sarzi Braga, R.F.E. Pedretti G Ital Aritmol Cardiostim 2007;1:38-45
– Young T, Palta M, Dempsey J, et al. The occurrence of sleep disordered breathing among middle aged adults. N Engl J Med 1993;328:1230-1235.
http://forum.cosenascoste.com/strane-creature/49388-alp-detto-anche-efialte.html
http://www.sapere.it/enciclopedia/arousal.html
http://www.geometriefluide.com/pagina.asp?cat=fussli&prod=personaggi-fussli
– wikipedia: illusione ipnagogica, pantafeche, mazapégul

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