La storia degli Hüsker Dü – Prima Parte

C’è stato un gruppo che ha trasformato l’hardcore in vero rock con i contro coglioni. E’ una gran bella storia. Era il 1979 quando Bob Mould, nato nella provincia dello stato di New York decise di fare una band assieme a Grant Hart, batterista e commesso in un negozio di dischi di St. Paul, Minnesota. Con loro si aggiunse Greg Nort, un bassista alle prima armi. I primi due album degli Hüsker Dü, che in danese può essere tradotto con “Ricordi?” era hardcore allo stato puro. Era il tempo in cui i ragazzi che avevano una band tornavano a fare tutto da soli, su un bus sporco e puzzolente, carico di strumenti musicali e vettovaglie, era il tempo della DIY (Do it yourself), era il tempo in cui i gruppi indie volevano fare bella impressione sui Black Flag, idoli di una corrente musicale basata sulla velocità e la rabbia. Gli Hüsker Dü si fecero un nome nei loro primi tre anni, viaggiando per gli stati attorno, diventando amici dei leggendari Minutemen e dei Black Flag, facendosi nemici dei mitici Replacements, che girovagano anch’essi nell’area del Minnesota, terre natali. Il primo album degli Hüsker Dü è LAND SPEED RECORD, registrato in live nel 1981 durante uno degli innumerevoli tour. E’ rabbia pura, con liriche che richiamano ai vecchi testi ribelli degli anni sessanta. Caratteristica del genere era la vicinanza dei gruppi al proletariato di sinistra e con una rabbia giovanile anti-Reganiana. Assieme all’album successivo, IN A FREE LAND, il gruppo si faceva portatore di un genere che mischiava thrash e punk con l’unico scopo di far saltare in aria i timpani del malaugurato che finiva per sbaglio ad ascoltarli in live.

Ma le cose stavano cambiando. Con METAL CIRCUS prima,nel 1983, l’hardcore cominciò lentamente ad allontanarsi. Prima Norton, che in un’intervista affermò che “non vado in giro fischiettare hardcore” e successivamente Bob Mould, che prese totalmente le distanze dal movimento, considerandolo fintamente anarchico e inutilmente dogmatico, gli Hüsker Dü aprirono lentamente le porte alle melodie pop. Il cambiamento incredibile avviene con ZEN ARCADE, nel 1984. Accordi e melodie sono quelle tipiche del rock, i testi sono quelli di un concept album, ed il concept album allora era roba da dinosauri, da Pink Floyd. Con ZEN ARCADE un gruppo ex hardcore per la prima volta sfondava a livello nazionale. L’adolescenza lasciava il pasto alla maturità lirica del gruppo. E poi, nel 1985, NEW DAY RISING, un album che non sa essere rock o punk, che fa letteralmente a calci con i due generi. Tra le canzoni più ispirate dell’album c’erano Books about Ufos, con uno swing punk dedicato ad una ragazza amante dello sci-fi (She tells the same old story to everyone that she knows
She’s just sitting in her room reading books about UFOs
) e la meravigliosa Celebrate Summer, inno sulla fine della giovinezza (Do you remember when the first snowfall fell
When summer barely had a snowball’s chance in Hell
). Una rivista definì gli Husker Du come la band americana più “eccitante e importante dai tempi dei Ramones”. Come ogni band indipendente anche gli Husker Du appartenevano ad un etichetta indipendente, la SST. L’idea era che però con una produzione migliore un gruppo come questa avrebbe potuto cambiare la storia della musica.

L’ultimo album con la SST sarà FLIP YOUR WIG, nonché punto più alto nella carriera del trio. Un album che sembra fatto solo di hit, ma su tutte le canzoni domina la meravigliosa Makes No Sense At All. E’ l’album che ha totalmente dimenticato l’hardcore (per fortuna, soggettivamente parlando), che si abbandona ad un punk-rock puro e scatenato nella batteria di Hurt e nelle liriche di Mould. Green Eyes è una sincera quanto adolescenziale dichiarazione d’amore (Is it the sun That makes them so green Those are the prettiest eyes I have ever seen). La Warner Brothers decise di prendere il gruppo sotto la sua ala protettrice, assicurando loro la libertà di controllo. Una band indipendente passava al lato oscuro della forza, o era solo un modo sbagliato di vedere le cose? Fatto sta la Warner comprese la potenza della band, ma forse un po’ in ritardo. Bob Mould e Hart cominciavano a guardarsi sempre più con ostilità, e per di più stava per cominciare la solita e banale storia di tossicodipendenza e di guerra fraticida. Se volevano diventare i Beatles ci stavano riuscendo sotto tutti punti di vista.

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