Post di nicchia, molto più adatto alle tarde ore nutturne che a questa seconda serata.
Post di nicchia che di nerd non ha nulla se non la mera voglia di conoscere un gruppo ormai scioltosi da più di due lustri: gli Estatic Fear.
In attività dal 1995 al 1999, gli austriaci E.F. danno luce ad una delle fusioni meglio riuscite tra vari generi metal; doom, goth, black, death, symphonic, folk.
Dopo questo lungo elenco qualcuno potrebbe storcere il naso (ha ragione, io farei lo stesso), credendo di imbattersi in un minestrone inascoltabile e caotico, e invece…
Somnium Obmutum è il loro primo e penultimo album, album singolare, composto da quattro tracce, due cantate e due strumentali, alternate tra loro. Le tracce cantate sono di 32 e 18 minuti, non certo “shoot song”, ma molto valide… sempre che amiate il genere, ovvio.
Personalmente non amo particolarmente le tracce molto lunghe, 32 minuti poi, sono veramente troppi! Nonostante questo, le diverse variazioni sul tema, la ritmicità mai ripetitiva e gli intercalare folk/symphonic rendono il brano molto più agile e snello di quanto si creda.
Se non vedevate l’ora che la calda estate finisse, se la vostra meta per le vacanze sono i Carpazi, se per farvi urlare “finalmente è bel tempo” dovete vedere vento e pioggia che sferzano il creato; troverete nella musica degli Estatic Fear una valida seppur datata novità.
Se invece amate mandarvi canzoncine di Nek o Elisa sulle varie bacheche di facebook… perchè diamine avete letto questo post?