Nokia chiude Ovi
Nokia ha annunciato la conclusione dell’esperimento Ovi: il network di servizi, app e contenuti mobile nato alcuni anni or sono verrà presto riassorbito nel più generico e riconoscibile “Nokia Services”, mentre gli utenti non dovrebbero sperimentare alcun disservizio durante la transizione.Nokia spiega che la decisione di centralizzare tutte le sue offerte mobile in un singolo brand è stata presa per “rafforzare l’autorevole brand di Nokia e unificare la nostra architettura di brand”. Non è una gran sorpresa, a ogni modo, visto che già a inizio 2011 un’importante fetta del network Ovi (Ovi Music Unlimited) era stata decurtata dai progetti di espansione del colosso europeo.
Il management di Nokia spiega che la deposizione di Ovi è stata decisa perché “Nokia” è un marchio ben noto e “molto amato” in tutto il mondo, e con l’integrazione di tutti i servizi offerti dalla multinazionale in un unico brand si eviterà confusione e si rafforzerà ulteriormente l’appeal dei servizi della corporation presso l’utenza.
Al di là di tutti i comunicati commerciali-markettari (nel senso di marketing, non di marchetta), la verità va cercata nella saggezza popolare: La galina in muda no fa ovi (la gallina spelacchiata non fa uova, dialetto triestino).
Nokia a mio avviso sta cercando di potare quanti più rami secchi possibili per non intaccare il valore del core business in questi tempi di magra, dove il duopolio iPhone-Android inizia a farla padrone, e con loro tutti i marchi che li cavalcano (Apple, Samsung, HTC,…).
Rimane da vedere se la nuova partnership con Microsoft, forte anche dell’acquisizione di Skype, potrà cambiare gli equilibri in gioco.