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Gli elfi di Tolkien comunicano con il pensiero. Sembra ovvio, ma non lo è. Soprattutto, non si è mai capito effettivamente come. Ora un’operazione in Francia richiama l’attenzione su alcuni saggi poco noti del professore di Oxford, che gettano luce proprio sul funzionamento della telepatia nella Terra di Mezzo.
La Tolkien Society francese è riuscita a ottenere il permesso e a tradurre tre studi di Tolkien dedicati espressamente alla telepatia.
In Italia, però, si è fatto di meglio: ne parla un libro in italiano che contiene il saggio intitolato Ósanwe-kenta, “investigazione sulla comunicazione del pensiero”, che esiste nella forma di otto pagine dattiloscritte, numerate da 1 a 8 da Tolkien. È presentato e descritto come un “riassunto” o “abbreviazione” fatta da un redattore anonimo di un altro lavoro dallo stesso titolo che il saggio Elfo Pengolodh “ha aggiunto alla fine del suo scritto ‘Relazione sulle Lingue'”. Il brano, originariamente presentato sulla rivista americana Vinyar Tengwar, oggi è stato incorporato in un volume edito da Marietti. Il volume ha per titolo “La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi”.
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