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A parte Warhol da Pittsburgh non ci è mai uscito niente di buono. Una città come tantissime altre in America, se non fosse stato per i [b]Don Caballero[/b]. Non sono famosi, ma almeno hanno dato un senso a Pittsburgh, almeno per quel che mi riguarda.

Correva l’anno 1991 e [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Damon_Che]Damon Che Fritzgerald[/url] (batteria), [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Mike_Banfield]Mike Banfield[/url] (chitarra) e [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Pat_Morris_(musician)]Pat Morris[/url] (basso) decidono che è ora di formare un gruppo coi controcazzi. In quegli anni, passa spesso in tv un certo [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Guy_Caballero][i]Guy Caballero[/i][/url], personaggio intepretato dall’attore\comico canadese [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Joe_Flaherty]Joe Flaherty[/url] in una serie TV di sketch comici: in una parodia de [i]Il Padrino[/i], Guy viene chiamato Don Caballero. Bam. Fatta.

Cominciano i concerti dal vivo e si pensa subito ad un cantante nel gruppo, ma il successo ottenuto come formazione strumentale, fa cambiare idea ai membri. Entra [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Ian_Williams_%28musician%29]Ian Williams[/url] in formazione (1992) e il gruppo intraprende la via del “successo”. Tutta la carica innovativa dei Don Caballero, figlia della scuola math-rock principiata dagli [url=https://leganerd.com/2010/05/12/musica-da-nerd-slint/]Slint[/url] e proseguita dai [url=https://leganerd.com/2010/05/04/musica-da-nerd-polvo/]Polvo[/url], è condensata nella figura di Damon, batterista tanto geniale quanto “estremo”, sia come stile che come approccio sul palco. Suonava assumendo la tipica [url=http://2.bp.blogspot.com/_ZnX8guqMD2c/R6k0QkhA2HI/AAAAAAAAAGM/gDiYTz3ouKg/s400/IMG_7209.jpg]posizione “a polpo”[/url], raramente finiva i concerti con indosso i pantaloni, passava alla chitarra, sputava fuoco e robe così. La batteria diventò ben presto uno strumento solista, lasciando alle chitarre la sezione ritmica. Ian Williams, dal canto suo, non è l’ultimo degli stronzi, musicalmente parlando. Particolarmente raffinato nella tecnica, è diventato famoso per il suo “tapping-su-chitarra-mentre-suono-la-tastiera” e l’assurda posizione che assume quando suona, contornata da facce a dir poco esilaranti, che cambiano di nota in nota.

Rimangono sulle scene fino al 2000, incidendo 5 album e diversi EP pieni di melodie stravolte, che hanno dato le basi a tutto il fusion-jazz contemporaneo. L’incompatibilità di carattere di Ian e Damon porta allo scioglimento del gruppo. Nel 2003, Damon decide per una reunion con altri musicisti e si presenta anche l’ipotesi della line-up originale, se non fosse per il piccolo problemino di Ian, cioè quello di spalare merda su Damon ad ogni occasione possibile, soprattutto in pubblico.
Ian andrà così a formare nel 2002 i Battles (altro gruppo interessante) e Damon proseguirà con altri progetti e con la finta-re-union dei Don Cab. Amen.

[b]Varrebbe la pena ascoltare[/b]:
[url=http://www.lastfm.it/music/Don+Caballero/For+Respect]For Respect[/url] (1993)
[url=http://www.lastfm.it/music/Don+Caballero/What+Burns+Never+Returns]What Burns Never Returns[/url] (1998)
[url=http://www.lastfm.it/music/Don+Caballero/American+Don]American Don[/url] (2000)

[b]Per saperne di più[/b]:
[url=http://www.lastfm.it/music/Don+Caballero/]Last.fm[/url]
[url=http://en.wikipedia.org/wiki/Don_Caballero]Wiki[/url] (en)

(puntata dedicata alla memoria di Zenn-La)

[rubrica][url=https://leganerd.com/tag/pt-sounds/][P&T Sounds][/url] è la rubrica musicale a cura di @taldeital, @pazqo, @chopinhauer e @Xenakis che racconta la musica fuori dal coro che valga la pena ascoltare.[/rubrica]