L’ofidiofobia
Ofidiofobia: paura persistente, anormale ed ingiustificata degli ofidi (comunemente chiamati serpenti)
Mi piace ‘sta storia dell’ interazione tra commenti precedenti e post successivi! Settimana scorsa il vecchio Zano chiese di trattare i nostri cari amici striscianti… non si dica che non sono sensibile alle richieste dei miei compagni NerssSSssSS.
Come sempre è d’uopo fare delle piccole precisazioni iniziali: l’ofidiofobia è solo una piccola parte di una fobia chiamata herpetofobia
( paura dei rettili in generale) che a sua volta è una piccola parte di una fobia chiamata zoofobia; mi spiego meglio: è molto frequente che un soggetto ofidiofobico sia anche herpetofobico, per la proprietà transitiva, se sei herpetofobico automaticamente ti vinci anche la zoofobia.
Nonostante trovi i serpenti molto affascinanti, alcune persone (molte più di quante crediate: l’ofidiofobia è la più diffusa delle zoofobie, supera addirittura la più famosa aracnofobia) si sentono letteralmente male al solo pensiero di dover camminare nell’erba alta anche ad ottobre!
Per questo motivo tale paura viene definita “istintiva”; esempio: siamo nati e vissuti in città, non abbiamo mai visto neanche un lombrico e per vedere un quadrupede si và al bioparco, tutta la nostra vita l’abbiamo trascorsa sul cemento, contatto con la natura minimo e insensibilità a qualsivoglia genere di violenza su mammiferi… MA, non si capisce perchè, se il nostro nipotino si presenta con uno di quei serpentelli di gomma cominciamo a piangere e corriamo urlanti per tutta casa.
In più è interessante sapere che l’ofidiofobia è l’unica paura “istintiva” che vede come fulcro fobico un essere vivente (esempi di paure istintive sono la brontofobia, la claustrofobia o la nictofobia).
I motivi per cui si diventa ofidiofobico sono svariati e molto differenti tra loro: non è solo un trauma infantile che può rendere ofidiofobico, c’è anche la sgradevole sensazione di viscidità (anche se non si è mai venuti a contatto con qualsivoglia rettile o serpente) il terrore di essere avvelenati da un morso, lo sguardo vitreo, il cattolicesimo (giuro!), la lingua biforcuta, l’assenza di palpebre, la “muta”ecc.. ecc…
L’approfondimento offre un chiaro esempio di Skin shedding (questo perchè se non siete ancora ofidiofobici, prima della fine del post lo diventerete!)
[more]
Fortunatamente l’ofidiofobia può essere quantomeno arginata con apposite pratiche psicoterapeutiche che variano a seconda del soggetto ma che sono composte dallo stesso numero di “gradini”: si comincia con il semplice parlare, momento fondamentale per lo psicoterapeuta; è in questa circostanza che capisce quanto sia radicata tale fobia, si passa all’esposizione della propria paura in un gruppo di persone simili, si inserisce all’interno del gruppo una persona che ha già superato il problema, si ritorna ad un colloquio individuale in cui viene chiesto al soggetto di toccare un serpente finto, poi una muta (si… proprio quella dell’approfondimento) poi un serpente morto ed infine un serpente vivo.
Il margine di successo è abbastanza elevato, la terapia di gruppo e l’incontro con un ex ofidiofobico instaurano nel soggetto un procedimento mentale simile al “se c’è riuscito lui, posso riuscirci anche io”, una persona ofidiofobica viene considerata guarita anche quando non arriva al contatto col rettile ma riesce ad avere un comportamento calmo e normale di fronte ad esso.
Mi sono dilungato decisamente troppo stanotte, ma questo non mi vieterà di aggiungere una bella gallery per rovinare il sonno all’ofidiofobico/a che è in voi!
… E tu? Di cosa hai paura?
EDIT: Un grazie ad Eagle1 per i nomi dei rettili! (poi dici che non la devi amare una persona così!)
BONUS IMAGE: troppo importante per confondersi nella gallery, troppo romantica per rimanere in un commento!
[spoiler]
Il Grande Capo nel grotto in compagnia di Grace![/spoiler]
