Gli asteroidi? Scansiamoli!

LEGANERD 037669

Invece della “soluzione totale” suggerita da film come Armageddon, il modo migliore per evitare l’impatto di un asteroide sulla Terra è “farlo scansare” concentrando la luce solare.

Lo afferma un ricercatore del New York City College of Technology, che ha presentato il suo metodo al meeting dell’International Meteoritical Society a New York. Il sistema studiato da Gregory Matloff consiste nello scaldare con un collettore solare, che dovrebbe viaggiare insieme all’asteroide per almeno un anno, un punto della sua superficie. Se effettuato nella maniera giusta, il riscaldamento dovrebbe bruciare una parte dell’asteroide, provocando una corrente a getto d’aria che, per il principio di azione e reazione di Newton, farebbe deviare la traiettoria del corpo celeste.

Credo che deviare un eventuale asteroide sia più sicuro che distruggerlo – spiega il ricercatore – perché la distruzione esporrebbe la Terra ad una pioggia di detriti radioattivi”.

Il sistema che sta studiando Matloff prevede però che il raggio che colpisce la superficie dell’asteroide sia esattamente calibrato per riuscire a non penetrarla troppo. In questo caso provocherebbe solo il riscaldamento dell’asteroide senza il getto d’aria.

La notizia (per la verità ancora molto fumosa e poco dettagliata) di concetto sembrerebbe funzionare o per lo meno si spera che funzioni visto le numerose teorie che si stanno costruendo sul possibile impatto di un mega-asteroide sulla Terra.

A “farsela nelle braghe” per questa evenienza è soprattutto la Russia che già da diversi anni sta studiando e pensando a delle soluzioni possibili alcune delle quali, IMHO, fanno quasi sorridere.

Secondo il Near Earth Object (il programma ufficiale della Nasa che si occupa di questo argomento) sono circa 1000 gli asteroidi potenzialmente impattanti e pericolosi per il pianeta Terra: nessuno di questi però sta puntando direttamente qui ma (come si può immaginare) piccolissime variazioni della traiettoria potrebbero portarli verso la Terra.

Il più preoccupante (e quello che la sta facendo fare sotto soprattutto alla Russia) è in modo particolare l’asteroide chiamato Apophis 99942 di 300 metri di diametro:

Nel febbraio 2007 […l’ex astronauta Rusty…] Schweickart ha annunciato che la minaccia che Apophis colpisca la Terra il 13 aprile 2036, sta diventando così concreta che le Nazioni Unite saranno invitate ad assumere il coordinamento di una missione spaziale internazionale basata sul progetto innovativo di un «trattore gravitazionale» per deviare il corpo ed evitare il possibile impatto con il nostro pianeta.

Al 6 maggio 2008, dopo 2 osservazioni radar, 5 analisi Doppler e 731 osservazioni ottiche, la probabilità di un impatto nel 2029 è stimata allo 0,0022% (1 a 45000).

Nell’ottobre 2009 una nuova stima, basata su mesi di osservazioni condotte da astronomi dell’Università delle Hawaii, ha abbassato la probabilità allo 0,0004% (1 a 250000).

(sono due la date citate nell’articolo poiché si stima che l’asteroide farà due passaggi vicino alla Terra: il primo del 2029 e il secondo nel 2036)

Come dicevo poche righe più su, questa soluzione (se pur ancora solamente sulla carta) arriva quasi come una manna dal cielo visto che le precedenti proposte erano al limite dell’imbarazzante:

distruzione all’Armageddon con una testata nucleare che frantumerebbe l’asteroide i milioni di pezzettini

l’esplosione di un carica nucleare di 100kilotoni in prossimità dell’asteroide, a circa 250 metri, in modo da lasciarlo quasi completamente integro ma deviandone lievemente la traiettoria, accelerando il suo moto di 6,5 mm al secondo, in modo da farlo uscire dalla rotta di collisione con la Terra (proposto da un team di ricercatori del Lawrence Livermore National LaborEvidentemente, c’è una App proprio per tutto.+atory in California)

un mega-guinzaglio fra 1000 e 100mila chilometri di lunghezza con della zavorra che ingabbierebbe l’asteroide modificando il suo centro di massa e facendolo così passare solamente a lato del nostro pianeta (sistema proposto da David French, un dottorando in Ingegneria Aerospaziale della North Carolina State University)

dipingere l’asteroide in modo da alterare il modo in cui la luce influenza la sua orbita (mi piacerebbe proprio vedere come!!)

dirigere un secondo asteroide artificiale contro quello potenzialmente impattante (giocare a bocce stellari insomma…)

[spoiler]In caso tutte queste teorie strampalate non andassero a buon fine abbiamo due possibili alternative: la prima è quella di sederci ed imparare qualcosa dalla puntata “Palla di immondizia” della prima stagione di Futurama (vedi qui), la seconda invece è prepararsi i pop-corn e sederci a guardare lo spettacolo.

Insomma sedetevi e state buoni![/spoiler]

Fonti Ansa (1) | Ansa (2) | www.idis.cittadellascienza.it | goodnews.ws

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