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[quote][i]Incauto Stories[/i] è una nuova rubrica di LN in collaborazione con [url=http://www.IncautoAcquisto.com]IncautoAcquisto.com[/url] dove i nostri lettori di Incauto Acquisto ci inviano i loro racconti di acquisti finiti male, acquisti impulsivi assurdi, problemi con i venditori, ecc e noi li pubblichiamo a puntate su LN prima di ripubblicarli interamente anche su Incauto. Se volete potete inviare le vostre storie a hofattoun at incautoacquisto.com[/quote]
Questa è la quarta puntata della storia che ci ha inviato Bacco.
Uscito dal lavoro alla sera corsi subito a casa a testare il fresco nella stanza, ero così felice della nuova sistemazione del condizionatore, in poco tempo avevo sistemato la finestra e trovato il vetro perfetto ad un costo anche abbastanza basso…
Al momento del mio arrivo a casa, entrai nella stanza convinto di sentire il freddo dei 22 gradi e di vedere al massimo qualche giovane foca dell’antartico trasferitasi in camera mia visto lo scioglimento dei ghiacci al polo. Ed invece la beffa: il condizionatore era spento, il caldo regnava…
Mi avvicinai pronunciando qualche parola che non cito per non essere troppo scurrile, sul display del CAT c’era la scritta “E2”… E qui mi sovvenne, come un flashback, le parole dell’infernale commesso: “se tra qualche settimana…”, ma quale settimana cavolo?!? Eran passate sì o no 3 ore da quando lo avevo acceso?!?
Non potevo crederci… Tremolante tolsi il tappino della vaschetta di raccolta acqua e iniziò un getto fortissimo che riuscì a trattenere grazie ad un improvvisato raccoglitore con una bottiglia d’acqua…
Svuotai tutto il contenuto, era pieno… Un litro di acqua, la vaschetta conteneva un litro di acqua… Ma il condizionatore toglieva dall’aria 1,5 litri di acqua all’ora come scritto nella tabella sul fianco…
Ogni ora, o lo svuotavi, o andava in blocco…
Bel sistema, complimenti amici cinesi… Forse là da voi non c’è l’umidità che abbiamo noi nella nostra valle padana… Ma una vaschettina più grande la potevate mettere… E qui via con tanti altri improperi in barba all’acronimo Creatività, Armonia e Tradizione…
La notte, come si può dedurre, nessuno rimase a dormire nella casa… Ognuno nel proprio letto… Io con il pensiero fisso di come fare per correggere lo sbaglio di concezione del meccanismo…
Dopo essere diventato un tutt’uno con MacGyver riuscì finalmente a partorire l’idea! Il sabato corsi in ferramenta alla mattina, comprai nell’ordine: un tubo di gomma di mezzo metro, un taglia balsa, un bidone da acqua della capienza di dieci litri con rubinettino di ingresso. Tutto questo per la modica cifra di altre 30 Euro.
A mezzogiorno del sabato, avevo realizzato il mio nuovo CAT con l’espansione… Un bidone esterno che per il principio dei vasi comunicanti mi consentiva di raccogliere circa 8 litri di acqua aggiuntiva. Il sistema fu testato direttamente da me per tutta la giornata di domenica, nessuna fuori uscita di acqua, nessun errore “E2” maledetto, solo fresco e il bidoncino a fianco che si riempiva gentilmente dando quasi l’impressione di una fontanella degna dei giardini zen migliori.
Poco mi importò se la sera di domenica un amico (Antonio, Itomi) mi disse che un suo collega stava vendendo un prodotto simile usato, per cento euro in meno… Ero troppo soddisfatto di quello che avevo fatto, e attendevo solo la notte giusta per provare il nuovo condizionare e dormire finalmente insieme con la mia lei…
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