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Da poco, grazie agli studi di Zecharia Sitchin, si è scoperto che da più di 80 anni il Museo di Storia Naturale di Londra tiene nascosti nei sotterranei dei resti di scheletri, rinvenuti circa un secolo fa negli scavi alle tombe reali di Ur, in Iraq, capitale dell’ antica Sumer.
Il Museo di Storia Naturale non ha fatto dichiarazioni in merito, ha confermato di avere dei resti ma non permette che nessuno li veda.
Questa situazione si è verificata in altri due casi, per i quali la comunità scientifica non è riuscita a ottenere il permesso di analisi.
Ma perché questi scheletri sarebbero così importanti?
Perché secondo il ricercatore russo, sarebbero lo scheletro della regina Nin.Puabi e di suo marito Meskalamdug, descritti dai miti sumeri come una dea e un semidio.
Non solo, Nin.Puabi in alcuni miti è descritta come una bellissima donna dala pelle “bianca e venata come il marmo più puro”. Suo marito Meskalamdug è descritto come un uomo di incredibile forza, che “da solo poteva sollevare i carri in battaglia”.
La petizione che si chiede di firmare vuole costringere il museo londinese a permettere a un team di scienziati, principalmente genetisti, di estrarre il DNA di questi resti, per poterne mappare il genoma e compararlo con la mappa genetica umana. Questa richiesta, già avanzata, finora è stata respinta senza motivazioni.
I sostenitori della petizione ritengono che il rifiuto abbia due possibili ragioni:
– dai testi sumeri classici apprendiamo che gli ‘dei’ non erano, al contrario di quello cristiano o islamico, divinità astratte, ma esseri in carne ed ossa, altissimi, dalla pelle bianchissima, che hanno donato ai primi sumeri ogni forma di conoscenza. Secondo gli scritti questi esseri venivano ‘dal cielo’ a bordo dei loro ‘uccelli di metallo’ (ZUBAR.MUSHEN) o le loro ‘barche del cielo’ (MA.ANNA). Questi dei, a Sumer, venivano chiamati AN.NUN.NA, i ‘principi del cielo’, o AN.NUN.NA.KI che significa ‘Dal cielo venuti sulla terra’. La descrizione dunque è di esseri venuti da un altro pianeta, una forma di vita ‘aliena’ di cui si trova traccia anche nei Veda induisti e nella Bibbia ebraicocristiana (i Nefilim di cui si parla in Genesi).
– Il concetto di ‘dio’ che attualmente quasi tutte le culture condividono ne verrebbe influenzato, e si dovrebbe riscrivere non solo la storia delle religioni, ma anche la storia vera e propria delle nostre più grandi civiltà. Infatti questi ‘personaggi’ sono identificati in ogni cultura del pianeta, sempre in periodi a cavallo tra il 6000 e il 1000 a.C. In questo arco di tempo, tutte le divinità di tutte le culture hanno gli stessi tratti distintivi, gli stessi sigilli, le stesse icone, e spesso anche lo stesso nome.
Al di la dell’ argomento ‘extraterrestre’ che non tutti condividono, ci si presenta, con questa petizione, l’ occasione di aiutare a fare chiarezza su uno dei più grandi misteri della nostra storia, la globalità della diffusione di alcune storie o leggende, di alcuni reperti, di alcuni tratti linguistici, e di altre caratteristiche comuni a tutte le popolazioni antiche del globo. Ci si presenta l’ occasione di sapere di più sulla nostra origine.
[url=http://www.ipetitions.com/petition/aliendna/]http://www.ipetitions.com/petition/aliendna/[/url]
Via Bazinga, grazie a [url=https://leganerd.com/forums/profile/herioz]Herioz[/url]!