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La notizia è tutta nel titolo. Hanno fatto uno studio approfondito (ma da approfondire) sugli effetti sulla salute dell’acqua schifosamente piena di [b]cloro[/b] che ci fanno bere in piscina.

In particolare hanno paragonato anche l’effetto di disinfettanti a base di cloro e bromo. Inoltre è stata data per la prima volta importanza ai disinfection by-products ([b]DBPs[/b]), cioè quelle sostanze che si formano a seguito dell’interazione del Cl con materiale organico già presente nell’acqua o rilasciato dai nuotatori (sudore, pelle, urina).

A questo si aggiunge il problema che nelle piscine coperte il cloro e by-products volatili evaporano e vengono inalati entrando nel sangue.

Il risultato è che, secondo alcuni biomarkers, [b]l’acqua della piscina al coperto è mutagena e citotossica[/b], anche di più dell’acqua del rubinetto per via dell’inalazione.

Il problema risiede nel trovare il giusto compromesso tra: rischio abbastanza alto di infezioni della pelle, intestinali o trasmissione di malattie VS rischio bassissimo di cancro.

Vanno fatti ulteriori test per verificare le dosi migliori per raggiungere il compromesso. E magari non guasterebbe testare dei nuovi disinfettanti (ma qua il problema è che un disinfettante che uccida tutto, inevitabilmente uccide anche noi).

Fonte: [url=http://www.sciencedaily.com/releases/2010/09/100913163502.htm]SD[/url].