Hiroshima e Nagasaki: i sopravvissuti

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Lo so, stamattina era già stato citato, ma secondo me è bene fare un post specifico per ricordare a 65 anni di distanza quello che secondo me è stato il più grande crimine di guerra della storia dell’umanità.

Il mattino del 6 agosto 1945 alle 8.16, l’Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell’ordigno “Fat Man” su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100.000 a 200.000[1], quasi esclusivamente civili. Per la gravità dei danni diretti ed indiretti causati dagli ordigni, e per il fatto che si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi, i due attacchi atomici vengono considerati fra gli episodi bellici più significativi dell’intera storia dell’umanità.

Quasi esclusivamente civili.

Tra l’altro il numero delle vittime indirette è attualmente incalcolabile, ma se pensate che per l’evento di Chernobyl sono state calcolate circa 3.2 milioni di vittime indirette potete tranquillamente farvi un’idea della portata dell’attacco realizzato.

Nel corso di una riunione tenutasi negli Stati Uniti a maggio 1945, vennero suggeriti, come obiettivi, le città di Kyōto, Hiroshima, Yokohama, Kokura e Nagasaki oppure gli arsenali militari. Nel corso della riunione si decise di non utilizzare la bomba atomica esclusivamente su un obiettivo militare, per evitare di mancare l’obiettivo, e quindi “sprecare” la bomba. Nella decisione finale, difatti, dovevano essere tenuti in maggior conto gli effetti psicologici che l’utilizzo della bomba atomica doveva avere sul governo giapponese.

La più classica delle strategie del terrore, ovvero colpire civili anziché obiettivi strettamente militari per forzare la mano alle strutture di governo.

Non contenti tre giorni dopo, con la complicità di un attacco russo che a tradimento rompeva il patto di neutralità nei confronti del Giappone, gli americani replicarono a Nagasaki.

Nonostante la portata distruttiva dei due attacchi, si sono registrati alcuni sopravvissuti.

Tsutomu Yamaguchi (1916-2010), un giapponese di 93 anni, è stato riconosciuto insieme ad un altro centinaio di superstiti come un sopravvissuto ad entrambi i bombardamenti di Hiroshima che di Nagasaki, in entrambi i casi infatti si trovava entro il raggio di 3 km dall’esplosione (sopravvissuto al primo evento senza gravi ferite ritorna a Nagasaki, sua città natale poche ore prima che sganciassero la bomba sulla città). Yamaguchi ha avuto già un certificato “hibakusha” o superstite di radiazione.

ATTENZIONE: nel primo spoiler trovare la foto di Yamaguchi durante una conferenza stampa pro disarmo scattata negli ultimi della sua vita.
Nel secondo spoiler trovate invece alcune foto di sopravvissuti ai bombardamenti. Questo spoiler contiene immagini molto forti (soprattutto l’ultima) e le sconsiglio caldamente alle persone impressionabili. Credetemi sulla fiducia.

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Bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki [Wiki] | Tsutomu Yamaguchi

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