[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_000688.jpg[/image]
Il governo americano ha individuato una perdita di metano sospetta nei pressi del pozzo Macondo, all’origine della ‘marea nera’, e ha ordinato a Bp di fornire urgentemente un piano per la riapertura delle valvole nel caso in cui il fenomeno dovesse essere confermato. “Chiedo una procedura scritta per aprire la valvola il prima possibile nel caso in cui la perdita di idrocarburi debba essere confermata”, ha scritto l’ex ammiraglio Thad Allen, coordinatore federale della risposta alla marea nera, al responsabile di Bp, Bob Dudley. La lettera è il primo segno tangibile di un braccio di ferro sotterraneo tra governo federale e Bp. Il colosso del greggio vorrebbe continuare a tenere chiuso il pozzo con il ‘tappo” installato tre giorni fa almeno fino all’attivazione di un pozzo alternativo che dovrebbe risolvere definitivamente la perdita della marea nera. Nella lettera a Bp Allen parla anche di “anomalie inspiegate alla bocca del pozzo”.
Ieri Allen aveva espresso perplessità: “Bisogna capire bene il perché dei valori di pressione più bassi del previsto”, aveva detto l’ex ammiraglio in una conferenza stampa suggerendo due ipotesi di lavoro: che il pozzo è in esaurimento come sostiene Bp, o che c’é una perdita ancora non individuata: una tragedia nella tragedia che potrebbe portare a “danni irreparabili” se il petrolio dovesse cominciare a tracimare da “molti punti del fondo marino”.
Se davvero il petrolio dovesse fuoriuscire dal fondo marino, sarebbe quasi impossibile fermarlo catzo!
per leggere tutto l’articolo clicca [url=http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/07/19/visualizza_new.html_1873339889.html]qui[/url]