Sentenza Google

MILANO – Non può esistere “la ‘sconfinata’ prateria di internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato”: lo scrive il giudice di Milano, Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza di condanna di tre dirigenti di Google, per violazione della privacy, in relazione ad un filmato che riprendeva un minore disabile insultato in una classe. Filmato che venne caricato sul famoso motore di ricerca.

Il giudice, nelle 111 pagine di motivazioni, spiega che “esistono, invece, leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi; obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità”. Dunque, per il giudice monocratico della quarta sezione penale, “non esiste” la “sconfinata prateria di internet (…) pena la scomunica mondiale del popolo del web”. Il 24 febbraio scorso tre dirigenti di Google vennero condannati a sei mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della privacy, mentre vennero assolti dal reato contestato di diffamazione. Un quarto dirigente, accusato solo di diffamazione, venne assolto. Al centro del processo, c’era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino.

Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l’8 settembre, dove rimase cliccatissimo per circa due mesi. L’inchiesta a carico dei dirigenti di Google è stata coordinata dai pm di Milano Alfredo Robledo e Francesco Cajani. La condanna dei tre dirigenti era stata criticata duramente dall’ambasciata Usa a Roma, la quale aveva sostenuto che “il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie”.

Presa dal sito dell’ANSA.

Siccome l’argomento è delicato, mi sono preso il disturbo di chiedere il parere di un amico avvocato in merito.
Eccovi un estratto:

Avv. Bianchi
Il problema alla base è sempre lo stesso…ed è un terreno molto delicato, con un equilibrio molto precario fino a che punto è necessario/dovuto, il controllo sui contenuti del web?
Manca una direttiva riconosciuta universalmente che normi a livello internazionale la questione e i vari staterelli  cercano di applicare per analogia leggi vecchie decenni.
Io penso che ci debba essere un limite ma solo per una questione morale, il problema è che non esiste un parametro di riferimento condiviso da tutti.
Io
Si ma, se esiste youporn e viene tollerato… allora tutto va bene no?
Avv. Bianchi
Lo so, a livello etico ovviamente no…. ma livello economico, probabilmente si!
Se sul video del disabile fosse stato messo un bel banner pubblicitario…. il fatto è che la pornografia alla youporn o simili è ormai tollerata, considerata “quotidiana”… e youporn pubblica contenuti autorizzati, google (in questo caso) no!
Io
Capito, grazie per adesso

Grazie all’Avv. F. Bianchi, ora gradirei sentire la vostra… perchè non siamo solo cialtroni! ;)

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