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Il Ministro per i beni culturali Sandro Bondi comunica che, in esecuzione della legge sul diritto d’autore, ha firmato il decreto di rideterminazione del compenso per “Copia privata”, che la legge già prevedeva in via provvisoria.
La determinazione interviene a più di sei anni di distanza dal decreto legislativo n. 68/2003, che era stato emanato in attuazione della normativa comunitaria.
Il decreto è stato adottato a conclusione di una lunga e complessa istruttoria che ha visto la partecipazione di tutte le categorie interessate.
Esso individua un punto di equilibrio tra il riconoscimento del compenso che è dovuto a chi crea opere dell’ingegno e le esigenze, altrettanto importanti, degli utenti e del settore dell’innovazione e sviluppo tecnologico.
Poiché si tratta di un settore in rapidissima evoluzione, sarà costituito un tavolo di lavoro, cui parteciperanno tutti i soggetti interessati, chiamato a monitorare l’evoluzione del mercato dei supporti e degli apparecchi assoggettati a compenso, anche ai fini dell’aggiornamento triennale del decreto.

Il decreto in pdf (con tutti i balzelli): Link.

Chevvordì?
Prima c’era una tassa “solo” su cd, audiocassette, dvd, videocassette vergini. Uno che usasse solo un computer per piratare musica o film non contribuiva e quindi si cercava di beccarlo e punirlo.
Ora c’è un compenso, per sua stessa definizione equilibrato, che risarcisce i titolari dei diritti per le attività che vengono fatte con dispositivi “con funzione di registrazione e riproduzione di contenuti audio o video”.
Insomma, su ogni cosa che contiene una memoria pagheremo una tassa che va alla SIAE…
E comunque non potremmo fare copie dei contenuti che compriamo legalmente!

Per noi Nerd queste sono questioni spinose, sopratutto perchè al momento l’unica soluzione è (continuare a) comprare HW solo ed esclusivamente all’estero!

Se ne parla diffusamente sul Blog di Quintarelli.