Il 25 giugno, un filamento magnetico nell’emisfero meridionale del Sole è esploso, lanciando una nube di plasma solare nello spazio. Questa espulsione di massa coronale (CME) si dirige verso la Terra e, secondo quelle che sono le previsioni dello Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration. un’agenzia scientifica statunitense, che si occupa di previsioni meteorologiche, monitoraggio delle condizioni oceaniche e atmosferiche),  colpirà il nostro pianeta il 28 giugno, causando una tempesta geomagnetica di classe G1.

Che cos’è un filamento solare?

I filamenti solari sono lunghe strutture sottili di gas denso e relativamente freddo che si estendono sulla superficie del Sole. Si formano a causa degli intensi campi magnetici solari. Queste strutture possono occasionalmente esplodere, rilasciando materiale solare nello Spazio.

Un’espulsione di massa coronale è una massiccia eruzione di plasma e campi magnetici dalla corona solare. Questi eventi sono il risultato di un rilascio improvviso di energia magnetica accumulata, spesso legato all’attività delle macchie solari. Durante una CME, il campo magnetico solare si distorce, lanciando enormi quantità di particelle cariche, principalmente protoni ed elettroni, nello Spazio interplanetario.

Le CME possono viaggiare a velocità variabili, da centinaia a migliaia di chilometri al secondo. Quando raggiungono la Terra, queste particelle interagiscono con il campo magnetico terrestre, causando tempeste geomagnetiche che possono influenzare le reti elettriche, i sistemi di comunicazione e i satelliti in orbita.

Tempeste geomagnetiche: impatti e classificazione

Una tempesta geomagnetica si verifica quando il vento solare, composto da particelle cariche provenienti dal Sole, interagisce con il campo magnetico terrestre. Questo può causare disturbi nella magnetosfera, con effetti sulle comunicazioni, sui sistemi di navigazione elettronica e sulle reti elettriche.

La NOAA classifica le tempeste geomagnetiche da G1 a G5:

  • G1 (Minima): Effetti lievi con possibili disturbi nelle operazioni satellitari e nelle comunicazioni ad alta frequenza, basso rischio per le reti elettriche.
  • G2 (Moderata): Può causare interruzioni nelle comunicazioni satellitari, aumentare la resistenza sui sistemi GPS e generare instabilità nelle reti elettriche, specialmente ad alte latitudini.
  • G3 (Forte): Possibili blackout radio nelle regioni polari, disturbi nella navigazione GPS e potenziali danni temporanei alle reti elettriche.
  • G4 (Severa): Blackout radio estesi, disturbi nella navigazione GPS e danni alle reti elettriche che possono portare a blackout su larga scala.
  • G5 (Estrema): Potenziale per danneggiare satelliti, disturbare le comunicazioni globali, interrompere la navigazione GPS e provocare blackout generalizzati e prolungati nelle reti elettriche.

Prepararsi alla tempesta geomagnetica del 28 Giugno

Il 28 giugno, la CME proveniente dall’esplosione del filamento solare potrebbe generare una tempesta geomagnetica di classe G1. Anche se gli effetti previsti sono lievi, è importante essere consapevoli dei possibili disturbi nelle comunicazioni satellitari e ad alta frequenza. Le reti elettriche, soprattutto quelle ad alta latitudine, potrebbero risentirne leggermente.

Mentre ci si prepara per la possibile tempesta geomagnetica di domani, rimane essenziale monitorare gli aggiornamenti forniti dallo Space Weather Prediction Center della NOAA per comprendere meglio gli impatti di questi eventi solari sulla Terra.