Legge sull’oblio oncologico: maggiori diritti per un milione di guariti da tumore

La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la legge sull’oblio oncologico, fornendo maggiori diritti e tutela a un milione di persone guarite da malattie oncologiche. Questa legge, ora in attesa del passaggio al Senato, introduce il “diritto all’oblio” per garantire che chi ha sconfitto la malattia possa esercitare i propri diritti senza essere discriminato rispetto al resto della popolazione.

Le nuove disposizioni consentono alle persone guarite di patologie oncologiche di non dover fornire informazioni riguardo alla propria precedente condizione di salute, sia in ambito bancario, finanziario ed assicurativo, che nelle pratiche di adozione di minori e nei concorsi per il lavoro. È prevista una vigilanza sul corretto adempimento delle nuove norme da parte del Garante per la protezione dei dati personali.

L’approvazione di questa legge ha ricevuto plauso da parte degli oncologi, che sottolineano come ciò rappresenti un passo fondamentale nella protezione di oltre un milione di persone in Italia che hanno superato il tumore ma continuano a subire discriminazioni nella società. L’obiettivo è permettere ai pazienti guariti di godere di una vita piena e libera dopo la fine delle cure.

Anche i pazienti e gli ex pazienti esprimono gratitudine per la legge, poiché con essa si cancellano gli stigmi legati al cancro e si riconosce il diritto al ritorno alla vita dopo la malattia. Si stima che in Europa vivano tra 300.000 e 500.000 persone guarite da tumori diagnosticati in età pediatrica, di cui circa 50.000 in Italia, che beneficeranno particolarmente di questa norma.

L’iter della legge è stato rapido e il voto è stato unanime sulla proposta di legge sull’oblio oncologico. Si tratta di una vera rivoluzione sociale per i guariti dal cancro, che ora potranno godere di maggiori libertà senza limiti o discriminazioni. Il diritto all’oblio passa l’esame della Camera in tempi record, dimostrando l’importanza di questo tema per la società.

La relatrice del provvedimento ha sottolineato la collaborazione e la condivisione tra i vari gruppi durante l’esame della legge, con l’obiettivo di lavorare nell’interesse dei cittadini. Ora si spera che il Senato approvi rapidamente la legge, per restituire ai guariti dal cancro non solo la guarigione fisica ma anche quella sociale, restituendo loro i diritti che erano stati gravemente compressi a causa della malattia.

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