Perché si dice “in bocca al lupo”

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Perché prima di una prova importante si usa dire “In bocca al lupo”? Non cedete alla tentazione di rispondere “Grazie”, gli scaramantici vi mangeranno in un boccone!

Ma che avranno mai fatto di male questi canidi dalle zampe lunghe 15 cm che l’uomo non è riuscito ad addomesticare?

Perché ce la prendiamo con loro quando dobbiamo affrontare qualche prova di difficile successo durante la nostra vita? E soprattutto, chi c’è stato nella bocca di un lupo? Sono sicuro che nessuno può raccontare come è fatta, poiché c’è crepato

L’origine dell’augurio spazia dall’ambito marinaresco a quello rurale a quello dei cacciatori

 

L’origine latina

Si pensa che il detto in questione abbia iniziato il suo successo nel mondo degli Antichi Romani, i quali solevano augurarlo a causa dell’origine mitica di Roma riconducibile alla leggenda di Romolo e Remo.

I due pargoli latini sarebbero finiti nella bocca della “lupa” che li aveva salvati dalle furie del Tevere, anche se la risposta “crepi!” non corrisponde, vista la natura salvifica dell’animale. 

 

 

L’origine marinaresca

Quando Venezia era una fiorente Repubblica Marinara, i piccioni non affliggevano Piazza San Marco e i venditori ambulanti erano meno squallidi e non vendevano borse Louis Vuitton palesemente false a 300€, i capitani delle navi commerciali di ritorno dalle loro spedizioni e in arrivo alla Giudecca registravano il bilancio del restante equipaggio e delle risorse accumulate su una lavagna chiamata “la bocca di lupo”, perciò augurare “in bocca al lupo” (più correttamente “sulla [nella] bocca di lupo”) intendeva buona navigazione e speranza di tornare sani e salvi a casa.

 

 

L’augurio dei cacciatori e la nascita della risposta “crepi!”

Tutti i cacciatori usavano questo augurio, poiché per andare a caccia di lupi per venderne le pellicce, ci si doveva avvicinare abbastanza da trovarsi “nella bocca del lupo” e i parenti del cacciatore si auguravano che quest’ultimo ‘crepasse’.

 

 

Rivalità “contRadine”

A Siena esistono la contrada della Lupa e quella dell’Istrice. Quando l’augurio viene rivolto ad un appartenente alla contrada dell’Istrice questo può rispondere, al detto “in bocca al lupo”: “Crepi il lupo, la lupa e tutti i Lupaioli” (che sono gli appartenenti alla Contrada della Lupa).

La ragione etologica

Come tutti i mammiferi a quattro zampe, anche la lupa trasporta i suoi cuccioli in bocca, e guai a chi osa toccarli! Mamma Mannara mangerebbe crudelmente chiunque tenti di portarle via dalla bocca i cuccioli.

 

A me ha sempre portato sfortuna veramente però!

Eccovi le origini più accreditate di questo abusatissimo detto, che, personalmente, mi ha sempre portato sfortuna, infatti sono sempre tornato povero dalle spedizioni commerciali, una lupa mi ha quasi mangiato perché volevo un cucciolo tutto per me (“Mamma, possiamo tenerlo?!” MODE – ON.) e a Siena fui linciato da tutti i contradaioli della Lupa.

 

 

 

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