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Henry Howard Holmes, il fascino della crudeltà

Chicago, estate del 1886: Un uomo elegante e distinto arriva in città, pieno di belle aspettative e speranzoso di realizzare il sogno americano… a modo suo.

L’uomo

Quest’uomo fino a ieri rispondeva al nome di Herman Webster Mudgett (Gilmanton, 16 maggio 1860 – Philadelphia, 7 maggio 1896), ma insieme alla residenza, decide di cambiare anche identità in Henry Howard Holmes, o semplicemente Dr. Holmes, come desidera farsi chiamare.

Nel suo passato troviamo un infanzia relativamente tranquilla e un sogno, quello di diventare dottore alla University of Michigan Medical School, cosa che non potrà accadere per una frode assicurativa che gli costerà l’espulsione: con alcuni complici rubava i cadaveri messi a disposizione all’istituto per poi spacciarli per parenti sfigurati in terribili incidenti, intascando le loro assicurazioni sulla vita.

A Chicago si da subito da fare, trova un impiego in una farmacia e con il suo fascino non fatica a crearsi un ottima reputazione.

Con la scomparsa del padrone per un cancro alla prostata, Holmes tenta di convincere la vedova ad affidargli la farmacia e di vivere serenamente nella propria casa sopra al negozio, con un reddito mensile; Dapprima titubante, la vecchietta in un secondo tempo accetta, felice di poter rimanere nella propria dimora con una dignitosa pensione, che però non arriverà mai; La signora Holton arriverà a citare in giudizio il nostro, prima di scomparire misteriosamente da Chicago per la California, a detta di Holmes.

Successivamente, con il denaro della Farmacia e della signora Holton insieme ad altre frodi assicurative, Holmes progetta e realizza un edificio imponente, in tre piani, che la gente del luogo chiama semplicemente “il castello di Holmes”.

Centinaia di persone saranno assunte e poi licenziate per la realizzazione di questo edificio, costituito al pian terreno da negozi alla moda e dalla farmacia di Holmes, trasferita ed ingrandita, mentre i piani superiori saranno la sua dimora.

Il Castello


Il motivo dei licenziamenti è facile da intuire: nessuno doveva sapere che cosa conteneva il castello: corridoi e scale che non portano da nessuna parte, pareti mobili, passaggi segreti, botole, spioncini, camere a gas, stanze blindate, rozze sale operatorie, un sotterraneo con una piscina piena di acido, un forno crematorio, soffitti bassi, trappole nascoste nei pavimenti e chissà cos’altro.

Nel 1892, per il 400esimo anniversario della scoperta dell’America, a Chicago si tiene la “World’s Fair”, un esposizione che attira milioni di visitatori, e molti soggiornano nelle camere messe a disposizione dal Dr Holmes ai turisti, delle camere speciali.

La bestia

Se gli ospiti di Holmes potevano creargli un minimo profitto, non c’era nessuna esitazione: con l’inganno venivano intrappolati in stanze blindate, o asfissiati dal gas, o bruciati vivi, o semplicemente narcotizzati ed uccisi.

Tra le sue vittime troviamo i suoi stessi dipendenti, le sue amanti, una oltretutto incinta di suo figlio, ignari turisti o facoltosi signorotti in visita del famoso castello di Holmes.

Holmes esegue tutte le esecuzioni personalmente, godendo terribilmente eccitato dal potere di vita e di morte che si ritrova tra le mani quando viene implorato dalle urla, dai rochi rantolii e dal silenzio.

I più fortunati erano gli asfissiati, che morivano in pochi minuti sotto lo sguardo del dottore, quando non venivano bruciati con la semplice esplosione del gas.

I cadaveri venivano recuperati e riciclati o per esperimenti anatomici di nessuno scopo scientifico (già dall’infanzia Holmes era solito uccidere animali e smembrarli), o spolpati e rivenduti con grossi introiti presso gli istituti scientifici, o bruciati nel forno crematorio oppure semplicemente buttati nell’acido nei sotterranei.

Ma nonostante l’allegro e proficuo hobby, i creditori di Holmes avanzano richieste di saldamenti di debiti, e non gli rendono vita facile. Decide di fuggire con l’amante di turno nel 1893, non prima di aver assicurato il proprio castello per un incendio che di li a poco avrebbe divorato tutto il suo sporco impero economico.

La fuga e la galera

Tentando di riscattare i 25.000 dollari dell’assicurazione, Holmes ha una brutta sorpresa: un detective scopre infatti le origini dolose del tutto, e non permette a Holmes di intascare neanche un soldo, lasciandogli però la libertà.

Non perdendosi d’animo, si organizza subito, con la moglie cambia identità, si trasferisce ma prima organizza un’altra frode assicurativa con l’aiuto di un fidato ex dipendente: dovranno inscenare la morte di questi, Benjamin Pitezel, presentando alle assicurazioni un cadavere delle sue stesse dimensioni con il viso sfigurato ed irriconoscibile. Indovinate come va a finire?

Prima di mettere in atto questa frode (assicurare la propria vita e poi misteriosamente morire è decisamente sospetto) Holmes, moglie e assistente vagabondano per gli States commettendo furti e frodi, fino a quando durante la tappa di St.Louis Holmes viene per la prima volta arrestato e condotto in carcere per una frode sventata.

Qui farà la conoscenza con Marion Hedgepeth, un tale definito come una “persona molto malvagia”, con cui andò molto d’accordo, rivelandogli il proprio piano in corso, e stringendo un accordo di una percentuale per Marion se gli avesse procurato un avvocato corrotto.

Dopo la scarcerazione Holmes raggiungerà l’avvocato consigliato per discutere i dettagli della frode e successivamente si recherà a Philadelphia per dare le ultime disposizioni a Pitezel.

La frode e la fine

Dopo l’incontro con il principale, Pitezel va a sbronzarsi in un bar, e barcollante riesce a trovare la via di casa: una volta entrato verrà aggredito dal nostro uomo, che con un fazzoletto imbevuto di cloroformio mette fuori d’uso il fidato dipendente.

Con una fialetta di nitroglicerina Holmes cambierà letteralmente i connotati al poveretto, e dopo averlo esposto in giardino al sole per accelerare la decomposizione, prende un treno per Indianapolis dove terrà d’occhio la stampa, in attesa che qualcuno scopra il cadavere sfigurato.

La notizia arriva anche ai familiari di Pitezel, sua moglie e sua figlia, che nonostante fossero state informate e rassicurate dalla stesso capofamiglia che sarebbe apparsa una notizia del genere sui giornali, hanno paura per le sorti del loro caro, quando Holmes si presenta alla loro dimora per un vincolo burocratico: nonostante sia Holmes il beneficiario dei 10.000 dollari, il riconoscimento spetta ad un parente della vittima.

La figlioletta alice di 15 anni verrà quindi condotta alla vista del padre riesumato ed orrendamente sfigurato, ma riconoscibile da un neo sul collo e da una cicatrice su un ginocchio.

Alice scoppia in lacrime, ed esclama che quello è suo padre, mentre l’amabile Holmes dice con aria grave che quello, purtroppo, è proprio il suo ex dipendente Benjamin Pitezel.

Intascati i soldi e spedito alla vedova 500$, inizia una serie di eventi che porterà all’arresto definitivo del nostro:

Avendo deciso di non pagare il suo vecchio compagno di cella con la percentuale promessa, verrà denunciato per frode proprio da questi, e verranno aperte delle indagini su alcune frodi e truffe, seguendo le sue tracce per l’America.

Quando Holmes capì che gli interi USA erano diventati improvvisamente troppo stretti per lui e la sua famiglia, era troppo tardi: venne arrestato mentre stava per imbarcarsi per l’Europa per frode e cospirazione.

Ma vennero subito a galla delle macchie: dov’era Benjamin Pitezel, che la moglie credeva ancora viva, e dove erano finiti i suoi tre figli adottivi, presi da casa Pitezel per farli crescere in una casa ricca?

Dal nulla quindi gli vennero attribuiti 4 omicidi, e il conteggio era solo iniziato.

Anche la moglie gli voltò le spalle quando scoprì che era bigamo, e si arrivò ai ruderi del castello.

Ispezionate le macerie, la polizia trovò una grande quantità di ossa carbonizzate, scheletri interi di ogni genere ed età.

Una successiva stima valutò tra le 150-200 vittime, ma vennero prese per accertate SOLO 133 vittime.

Processato e condannato a morte nell’autunno del 1895, Holmes in carcere scriverà un dettagliato resoconto di tutte le sue 133 vittime che cederà per 10.000$ pochi giorni prima della sua esecuzione.

Impaurito solo dai profanatori di tombe, riusci ad ottenere il permesso per cementificare la propria, e neppure in punto di morte si pentirà dei suoi peccati, arrivando solo a ritrattare il numero a due vittime, mentre gli mettevano il cappio al collo.

Pare addirittura che il suddetto cappio non fosse stato eseguito a regola d’arte, e che per 15 minuti Holmes rimase impiccato, vittima di un lento e doloroso strangolamento.

Holmes oggi

Viene spesso citato come il primo serial killer americano, anche se è un fatto non vero. Di certo, quest’uomo ha scosso decisamente l’immaginario collettivo, per il suo modus operandi, per la spietatezza e la freddezza, miste al fascino e all’eleganza di un uomo di altri tempi. Credo che sia lo stereotipo dell’assassino d’altri tempi, una figura alla Jack lo squartatore, un personaggio con una forte personalità ed impronta. Sembra quasi una storia totalmente romanzata, un racconto di fine 800.

Pare che sia in programma la realizzazione di un film che ne ritrae il personaggio con Leonardo Di Caprio. Speriamo non distrugga quel fascino perverso che nutriamo per questi individui con un paio di inseguimenti, esplosioni e scazzottate!

Fonti
Occhirossi.it | Wikipedia.it

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