Nintendo Entertainment System: siamo una grande Famicon


Bentornati su Lega Nerd e benritrovati ad una nuova puntata di Brad & Durango’s Retrogaming Adventures! (coolness NdB)

Oggi vi parleremo di una console.
Una console chepropriociaveteggiocatoperforza.
E se non l’aveste fatto dovreste vergognarvi e tornare a farvi pwnare su CoD dai n00b francesi e soffrire, soffrire, soffrire per la vostra ignoranza e per il fatto che quando vi citano Double Dragon voi dite si, si, ma poi pensate a Makarov (checcazoz ha fatto Makarov, poi, non se lo ricorda nessuno).
La console in questione altro non è se non la madre di tutte, quella madre che tutti ricordano con amore, quella madre che concedeva la meraviglia a chiunque e che tutti amavano, la nave scuola delle madri, il meglio del meglio del nostro meglio, il Nintendo Entertainment System (gli articoli con cui mi riferirò alla console sono puramente causali), meglio conosciuto come NES o “il nintendo quello vecchio, senza Super davanti”.

Innanzitutto un po’ di storia, che fa sempre bene (sentiamo NdB). Nintendo nasce nel 1889 e, diversamente da quanto pensano i più, fino agli anni ’60 del ‘900 sarà un’azienda produttrice di carte da gioco collezionabili e niente più (commercializzò anche carte della Walt Disney!)
Nel 1963, invece, cominciò ad aprirsi ad altri mercati: vennero comprati una compagnia di taxi, un canale televisivo, un’azienda alimentare ed iniziò a produrre giocattoli, tra cui le meraviglie meravigliose su cui potrete sbavare qui: meraviglie meravigliose.

Soltanto negli anni ’70 l’azienda che tutti noi amiamo inizia ad entrare con passo cauto nel mondo dei videogiochi: compra i diritti di distribuzione in Giappone del Magnavox Odissey nel ’74 e 3 anni dopo commercializza la prima console propria: il Color TV Game. Dal 1980 iniziano a diffondersi i meravigliosi Game & Watch, ma sarà l’83 che porterà alla MERAVIGLIA.

Il 15 luglio 1983 fu messo in commercio il Famicon (contrazione di Famiri- Konpiuta- ファミリーコンピュータ) (cheffigoè mettere gli ideogrammi nelle recensioni? che potrebbe esserci scritto girogirotondo che sarebbe figherrimo uguale NdB), che in breve divenne la console più venduta in Giappone, con le sue meravigliose cartucce ed i suoi floppy gialli.

Nel 1985 la console arrivò in Ammerega con il nome di Nintendo Entertainment System. Fu il panico più totale. Nonostante il prezzo, 250 dollarazzi, elevato per l’epoca, registrò vendite altissime, soprattutto grazie alla qualità elevatissima dei software che la accompagnavano.

Giochi come Duck Hunt (che sfruttava lo zapper, la stilosissima pistola a “raggi ottici!”), i tre strepitosi Mario Bros., Excitebike, Metroid, la saga di Castlevania, quella di Zelda e quella di (nerdgasm) Megamen. Tutti titoli che almeno una volta nella vita vanno giocati, pena l’essere cacciati da Nerdopoli e dover tornare a vivere a Sottoscaladaigenitoriville (e Maniac Mansion? qualcuno pensi a Maniac Mansion! NdB).

MOMENTO “CASA DURANGO”: a casa mia il NES arrivò solo negli anni 2000, ma la prima volta che ci giocai, a casa di cugini, me ne innamorai. La mia infanzia passò come un soffio in un cartuccione nella speranza d’ottenere un “Nintendone”. Poi m’arrivò il SNES e me ne dimenticai, ma ancora oggi, la notte, piango circondato da libellule ripensando a quell’infilar cartucce e fingere di sparare davvero a delle oche, che secondo me lo zapper era fasullo, ma dai, non ci credo che spari davvero, ne ho mancate 3, i programmatori mi odiano (e il cane bastardo? il maledettissimo cane bastardo? NdB).

Tra il 1986 e il ‘90 Nintendo fu padrona incontrastata dei mercati americani e giapponesi e i NES continuò ad ottenere altissimi profitti fino al 1995 (anno in cui fu tolto definitivamente dal commercio) rimanendo fino al 1991 il sistema di gioco più diffuso al mondo, con appassionati che ancora oggi programmano giochi per questa meraviglia meravigliosa.
Il resto è storia.
E la storia chi ve la racconta?
Ma B&D, che domande!
Quindi alla prossima puntata di Retrogaming Adventures!

Per ora indossate il vostro Power Glove e cercate di far muovere quell’ammasso di pixel, nerdastri!

Coolness
B&D
I Bovabyte della Lega

Fonti:
wiki, ma non ve la linko. AH!
sito nintendo e wiki giapponesi. Ma non ve lo linko, che tanto non sapete leggerlo, il giapponese. AH!

Edito aggiungendo, per gli annali dello shame, la pubblicità italiana del nostro amato NES. Piangete.

P.S.: un grazie a Brad che mi ha editato le foto, dato che appena apro PS sul mio computer tutto crasha! Love to Brad! Love to NC!

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