Un preoccupante fenomeno di riscaldamento invernale ha colpito il Polo Nord, determinando un rialzo delle temperature che nella giornata di domenica ha superato i valori stagionali di 20° C, come riportato dal Guardian. Il Copernicus Climate Change Service dell’Unione Europea ha ribadito la considerevole propensione al riscaldamento, mentre una boa di neve artica ha rilevato una temperatura di 0,5° C.

Secondo le dichiarazioni del ricercatore Mika Rantanen, non è certamente facile valutare esattamente i cambiamenti di temperatura in determinate zone artiche, anche se i modelli hanno segnalato una variazione di 20° C. Questo evento eccezionale inciderebbe in modo preoccupante sul declino del ghiaccio artico e sul riscaldamento a lungo termine, trattandosi di uno dei fenomeni più incredibili che hanno colpito le zone polari, sempre in riferimento al riscaldamento invernale.

Polo Nord

Aumento delle temperature al Polo  Nord: cause e conseguenze

Julien Nicolas, climatologo presso il Copernicus Climate Change Service, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Guardian, affermando che una delle cause del riscaldamento delle zone artiche potrebbe essere correlata a un sistema di bassa pressione attiguo all’Islanda. Le temperature calde dell’Atlantico Nord-Orientale contribuirebbero ad accentuare tale evento.

Polo Nord, dove il tempo si annulla (e anche il fuso orario) Polo Nord, dove il tempo si annulla (e anche il fuso orario)

Si tratta di casi rarissimi, la cui frequenza va verificata effettuando ulteriori ricerche e studi più approfonditi. Non è la prima volta che al Polo Nord si verificano eventi di surriscaldamento: nel mese di dicembre del 2016 un’anomala ondata di calore invernale ha fatto rilevare temperature pari a 32° F. Gli scienziati del clima rivelano attraverso i loro studi che il fenomeno di riscaldamento artico ha raggiunto una velocità che supera quasi 4 volte quella del resto del mondo: tale evento è detto amplificazione artica o polare.

La riduzione del ghiaccio marino artico potrebbe determinare eventi meteorologici estremi, facilitando l’accesso alle rotte di navigazione polari, mettendo a rischio la fauna locale, tra cui balene e orsi polari, e creando disagi alle popolazioni indigene.