Polo Nord, dove il tempo si annulla (e anche il fuso orario)

Al Polo Nord le 24 fasce del fuso orario convogliano in un unico punto, rendendo quasi impossibile definire che ora è.

Potrà sembrare una disquisizione inutile o al più filosofica, ma il Polo Nord convoglia le 24 linee che dividono il mondo nelle varie zone del fuso orario, rendendo di fatto quasi impossibile definire l’orario in quelle zone. Nonostante la cosa non sia una questione di vita o di morte, il pensiero di avere zone completamente fuori dal tempo è un po’ alienante: lo sarà sicuramente per la squadra partita con la nave RV Polarstern.

Nell’ottobre del 2019 la rompighiaccio RV Polarstern si è “lanciata” nel freddo dell’Oceano Artico per farsi intrappolare dal ghiaccio, restare li per un anno con uno staff di 100 persone provenienti da 20 paesi diversi ed esplorare quelle zone. L’obiettivo principale è quello di misurare dati legati al ghiaccio che li intrappolerà, alle acque di sotto e al cielo sopra di loro.

 

 

La prima cosa che salta subito all’occhio è che in quelle zone il sole tramonta e sorge una volta l’anno: non esiste quindi un ciclo giorno/notte capace di definire le giornate. L’altra opzione che poteva essere adoperata era la stessa del Polo Sud: in quelle zone, vista la presenza di terreno, ogni gruppo di studiosi si è organizzato in mini-città con costruzioni, quartieri dove vivere e addirittura spazi sociali. Nonostante anche li ci sia quindi lo stesso “problema” ogni città si è organizzata con il fuso orario della città di provenienza; purtroppo al Nord c’è solo Oceano e qualche nave, quindi insediamenti di questo tipo non sono fattibili.

La scelta che è stata fatta dalla RV Polarstern e dal suo capitano è stata facile: adattare il tempo per comodità. Un esempio palese è successo qualche mese fa: ogni settimana è stato mandato indietro l’orologio di 1h, con lo scopo di avvicinarsi al fuso orario di Mosca, usato dalla nave Russa che doveva avvicinarsi alla loro.

 

 

Purtroppo questo processo risulta molto complesso: ogni dispositivo basato su tempistiche e gestione delle ore nella nave deve essere sistemato ogni volta, e il lavoro degli stessi ricercatori viene interrotto o alterato da queste variazioni.

Che il tempo al Polo Nord fosse fatto di 6 mesi di giorno e 6 mesi di notte era già risaputo: l’idea spaventosa di trovarsi 180 giorni di seguito al buio, oppure sotto al sole cocente, è terrificante se ci pensate. Le giornate non hanno più un ritmo fatto dalla rotazione terrestre, e molto probabilmente questi coraggiosi scienziati si saranno trovati più volte a lavorare ore e ore senza accorgersene.

 

 

 

Come si può riconoscere la Stella Polare?
Come si può riconoscere la Stella Polare?
Come si può riconoscere la Stella Polare?
Come si può riconoscere la Stella Polare?