Meta ha annunciato una nuova collaborazione con l’Unesco per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale avanzati nel campo della traduzione e del riconoscimento vocale. Il progetto, parte del Language Technology Partner Program, mira a supportare le lingue meno servite e a preservare il patrimonio linguistico globale.

Un progetto per le lingue sottorappresentate

Per portare avanti questa iniziativa, Meta sta cercando partner disposti a contribuire con almeno 10 ore di registrazioni vocali trascritte, testi scritti di almeno 200 frasi e set di frasi tradotte. L’obiettivo principale è rafforzare la presenza delle lingue meno documentate nei sistemi di intelligenza artificiale, in linea con il lavoro dell’Unesco nell’ambito del Decennio Internazionale delle Lingue Indigene.

Il primo grande passo è stato compiuto con l’adesione del governo di Nunavut, territorio del Canada settentrionale, che contribuirà allo sviluppo di sistemi di traduzione per le lingue Inuit, Inuktitut e Inuinnaqtun. Questa iniziativa non solo aiuterà a conservare e promuovere queste lingue indigene, ma permetterà anche di ampliare le opportunità di comunicazione per le comunità che le parlano.

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BOUQuET: il nuovo benchmark open-source per la traduzione

Come parte integrante del programma, Meta ha annunciato il rilascio di BOUQuET, un benchmark open-source pensato per valutare le performance dei modelli di AI nella traduzione. Questo strumento sarà composto da frasi accuratamente selezionate da esperti linguistici e sarà aperto ai contributi tramite una piattaforma dedicata.

L’impegno di Meta nella traduzione automatica e nel riconoscimento vocale non è nuovo. L’azienda ha già sperimentato strumenti AI capaci di doppiare automaticamente i video di Reels in altre lingue, con sincronizzazione labiale. Inoltre, ha progressivamente ampliato la disponibilità del suo assistente Meta AI, che ora è attivo in 43 paesi e supporta oltre una dozzina di lingue.

Questa collaborazione con l’Unesco rappresenta un passo significativo verso una comunicazione più inclusiva e accessibile su scala globale, rafforzando l’importanza dell’intelligenza artificiale nel preservare e diffondere le lingue meno rappresentate.

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