Ancora una volta, l’innovazione scientifica e tecnologica potrebbero farci fare un grande passo in avanti, poiché alcuni astronauti cinesi sarebbero riusciti a creare un carburante studiato appositamente per razzi e sonde spaziali. Ciò assume una connotazione del tutto speciale e inaspettata se ci sofferma sul fatto che lo stesso sia stato realizzato nello spazio utilizzando un nuovo processo. Questo risponde al nome di fotosintesi artificiale e prende spunto dal modo in cui le piante riescono a trarre l’energia utile dal Sole per poter sopravvivere.
Si è quindi giunti alla ipotesi che riuscendo a scindere anidride carbonica e acqua nelle stazioni spaziali sia possibile dar vita ad un carburante che potrebbe fare la fortuna dei veicoli destinati allo spazio. Così facendo non ci sarebbe più bisogno di caricare troppo i razzi con il carburante che proviene dalla Terra e tutti i veicoli risulterebbero quindi meno inquinanti e più leggeri.
![nuovo combustibile spaziale](https://leganerd.com/wp-content/uploads/2025/02/nuovo-combustibile-spaziale.jpg?width=800&height=450&quality=75)
Cosa sappiamo sul nuovo combustibile spaziale?
Gli scienziati che si sono occupati di questo studio hanno quindi deciso di utilizzare delle sostanze chiamate catalizzatori a semiconduttore. L’obiettivo di queste ultime è stato quello di trasformare l’anidride carbonica in ossigeno, mentre l’acqua è stata trasformata in etilene, una sostanza che viene utilizzata per alimentare razzi e sonde. In questa maniera si viene a creare una sostanza che riesce a facilitare la vita delle persone nello spazio e che, al tempo stesso, elargisce una produzione più intensa di ossigeno.
Ecco, quindi, che non solo si andrebbe a risparmiare sul costo del carburante, ma si avrebbero i mezzi per rendere le spedizioni spaziali più lunghe e producenti. Il tutto, infatti, risulta essere più sostenibile nei confronti dell’ambiente e sicuramente molto meno costoso rispetto all’incorporamento di carburante che, invece, deve essere trasportato dalla Terra allo spazio. Al momento siamo solo in una fase di ricerca che però in futuro potrebbe supportare maggiormente l’uomo e i suoi viaggi nello spazio.
L’obiettivo principale è quello di sfruttare l’energia leggera assorbendo tutta la luce che proviene del Sole e utilizzando dei catalizzatori che possano convertirla in qualcosa in grado di favorire le reazioni chimiche. Il tutto è possibile tramite un passaggio chimico che risponde al nome di elettrolisi e che per l’appunto comporta la produzione di energia che può essere sfruttata a proprio piacimento. Gli esperti stanno quindi studiando questo nuovo carburante e pensano di poterlo utilizzare per raggiungere la Luna entro la fine dell’anno.