Gli Ara golablu, una specie a rischio di estinzione, hanno dimostrato di avere un comportamento che in precedenza era osservato solo negli esseri umani. Si tratta dell’imitazione involontaria di azioni intransitive. È stato proprio uno studio dell’Istituto Max Planck per l’Intelligenza Biologica, in collaborazione con il Loro Parque Fundación a evidenziare tale fenomeno. Secondo la suddetta ricerca, questi esemplari possono replicare automaticamente i movimenti osservati.

Questo comportamento somiglia all’imitazione automatica praticata dagli esseri umani, che è connessa ai neuroni specchio. Anche se le analisi non confermano la presenza di neuroni specchio nei pappagalli, i risultati suggeriscono la possibilità della loro esistenza. Tuttavia, i ricercatori hanno riscontrato che i volatili non riescono ad evitare di copiare i movimenti, anche quando le ricompense incentivano a fare il contrario. Si potrebbe dedurre quindi che l’imitazione sia radicata nel loro comportamento, probabilmente come conseguenza di pressioni evolutive che favoriscono la coesione sociale.

Gli Ara golablu, infatti, sono animali molto socievoli e l’imitazione facilita l’integrazione nei gruppi e la trasmissione culturale. Le implicazioni di questa scoperta permettono di approfondire lo studio del mimetismo motorio in specie lontanamente imparentate con quella umana.

Ara golablu

La conservazione della specie degli Ara golablu a rischio di estinzione

Sono oltre vent’anni che il Loro Parque Fundación investe risorse per questa specie animale. È un intervento importante perché si contano solo 350 individui maturi in natura. Il progetto, promosso della fondazione, dell’allevamento in cattività ha portato alla nascita di 465 esemplari. In questo ambito, i risultati della ricerca sull’imitazione motoria contribuirebbero a supportare i programmi di reintroduzione degli Ara golablu.

Il pappagallo blu del film Rio salvato dall’estinzione Il pappagallo blu del film Rio salvato dall’estinzione

L’imitazione automatica potrebbe favorire una più veloce integrazione dei pappagalli in gruppi selvatici. Essa porterebbe a un miglioramento delle dinamiche sociali e promuoverebbe la trasmissione culturale.

Per di più, il mimetismo si sarebbe evoluto indipendentemente in altre specie dimostrando come fattori sociali ed ecologici portino a sviluppi paralleli. La combinazione di queste scoperte è utile alla conservazione della specie dimostra come la ricerca scientifica possa sostenere la biodiversità globale.