Da oggi, giovedì 9 gennaio 2025, è scattato un passo decisivo per i pagamenti digitali con l’entrata in vigore della norma che impone che i bonifici istantanei abbiano lo stesso costo di quelli ordinari e l’obbligo per tutte le banche di riceverli in pochissimi secondi. Sulla carta è una buona, ottima, notizia, ma un’ambiguità contenuta nella legge rende il risparmio per il cliente finale tutto fuorché certo.

Bonifici istantanei e ordinari: ora a parità di costo

I bonifici istantanei consentono di trasferire il denaro sul conto del destinatario entro 10 secondi dall’invio, con una conferma immediata al pagatore. Il servizio è attivo ininterrottamente, 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno, rendendo possibile la disposizione di transazioni anche durante i festivi o nel cuore della notte. Da oggi, oltre ai pagamenti tra privati, si potranno saldare multe, bollo auto e contributi per la mensa scolastica senza dover attendere i tempi più lunghi dei bonifici tradizionali.

La nuova normativa, proposta dalla Commissione Europea nel 2022 e approvata dal Parlamento Europeo a gennaio 2024 con 599 voti su 641, è pensata per snellire le procedure di trasferimento bancario e innalzare la tutela del consumatore. I Prestatori di Servizi di Pagamento dovranno garantire la corretta esecuzione della transazione ed eventualmente rimborsare il cliente in caso di danni dovuti a frodi o violazioni.

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Ad ottobre scatta l’ultimo requisito

Entro il 9 ottobre 2025, le banche dovranno anche offrire a tutti la possibilità di inviare bonifici istantanei, non solo di riceverli. Come scrivevamo poco sopra, la norma ben si guarda da stabilire che i bonifici istantanei debbano essere gratuiti, ma si limita a stabilire che i bonifici istantanei debbano costare quanto quelli ordinari, senza fissare alcun tetto massimo. Ne consegue che nulla vieta alle banche di limitarsi ad aumentare le tariffe dei bonifici ordinari, in modo da evitare di perdere il prezioso tesoretto di commissioni garantite da questo genere d’operazione.