L’invecchiamento porta delle conseguenze sia per la testa che per il corpo. Ebbene, sembra che con l’avanzare dell’età aumenti il rischio di ammalarsi. Nello specifico il rischio di ammalarsi di cancro aumenta tra i 60 ed i 70 anni. Superati gli 80 anni, il rischio però cala di nuovo e questo è quanto hanno spiegato i ricercatori che hanno effettuato uno studio proprio su questo fenomeno. Il team internazionale di scienziati ha analizzato il cancro ai polmoni nei topi ed hanno tracciato il comportamento delle cellule staminali alveolari di tipo 2.
Queste cellule sono considerate importanti per la rigenerazione polmonare e sono anche il punto di partenza di tanti tumori polmonari. Sono stati rilevati alti livelli di una proteina chiamata NUPR1 nei topi più anziani e questo ha avuto delle conseguenze, ovvero ha fatto si che le cellule agissero un pò come fossero carenti di ferro e questo ha limitato i tassi di rigenerazione, ponendo delle restrizioni non soltanto alla cellula sana ma anche ai tumori cancerosi. A parlare è stato il biologo Xueqian Zhuang del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York.
Invecchiamento e cancro, alcuni studi evidenziano cosa c’è dietro
“Le cellule che invecchiano perdono la loro capacità di rinnovarsi e quindi di crescere in modo incontrollato, come avviene nel cancro”. I ricercatori in questione hanno scoperto come questi processi si verificano anche nelle cellule umane. Più NUPR1 porta ad una diminuzione della quantità di ferro disponibile per le cellule. Questa scoperta ha permesso ai ricercatori di esplorare trattamenti nelle persone anziane che hanno una ridotta quantità di ferro.
Ovviamente, si tratta di scoperte molto interessanti che hanno delle implicazioni per i trattamenti del cancro basati su un tipo di morte cellulare che chiamano ferroptosi, che è innescata proprio dal ferro. Questa morte cellulare è meno comune nelle cellule più vecchie e secondo quanto riferito dai ricercatori, questo dipenderebbe dalla loro carenza funzionale di ferro.
“Ciò che i nostri dati suggeriscono in termini di prevenzione del cancro è che gli eventi che si verificano quando siamo giovani sono probabilmente molto più pericolosi di quelli che si verificano in età più avanzata”. Questo quanto affermato dal biologo oncologo Thomas Tammela del MSK. Gli esperti continuano a sostenere che c’è ancora molto da sapere su come l’invecchiamento modifichi la biologia del cancro.