Gli scimpanzé possono ricordare non solo quando e dove i frutti sono maturi, ma anche usare questa conoscenza per pianificare quali alberi da frutto visitare e persino dove dormire, assicurandosi di poter banchettare con questi frutti come prima cosa al mattino. Se si sa molto su come gli scimpanzé localizzano e sfruttano le risorse vegetali, le strategie cognitive che usano per ottenere alimenti di origine animale sono rimaste meno esplorate.
Fino a poco tempo fa, i ricercatori avevano una comprensione limitata di come gli scimpanzé localizzano alimenti critici non vegetali. Un team di ricercatori dell’Università di Barcellona (UB) e del Jane Goodall Institute in Spagna ha condotto uno studio che rivela che gli scimpanzé selvatici in Africa impiegano sofisticate abilità cognitive per trovare e consumare le formiche dell’esercito nascoste nei nidi sotterranei.
Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications Biology, rappresenta la prima documentazione di come gli scimpanzé si affidino alla memoria spaziale ed episodica per estrarre gli insetti sociali nascosti sotto la superficie. Lo studio dimostra che questi primati possono superare con successo un compito cognitivo impegnativo per sfruttare una difficile fonte di cibo animale in natura per lunghi periodi.
Abilità cognitive degli scimpanzé: implicazioni della nuova ricerca
Il primo autore dello studio condotto sugli scimpanzè, Andreu Sánchez-Megías, è uno studente di dottorato presso l’UB: “Abbiamo studiato se gli scimpanzé tornano intenzionalmente ai nidi, le strategie che usano per rilevare la presenza di formiche, la disponibilità di questi insetti e la misura in cui gli scimpanzé li consumano“. Secondo Sánchez-Megía, i nidi di formiche sono scarsi e quasi sempre impossibili da vedere, e quindi, per gli scimpanzé, ricordare la posizione esatta del nido è una buona strategia di foraggiamento.
Ricordando non solo dove si trovano i nidi, ma anche i risultati passati – se le formiche sono state trovate in precedenza – gli scimpanzé mostrano una memoria simile a quella episodica. Lo studio della cognizione degli scimpanzé in un contesto ecologicamente rilevante – come la savana dove è stata condotta la ricerca – contribuisce a comprendere meglio l’evoluzione delle capacità cognitive umane, dato che i primi ominidi abitavano paesaggi caldi e aridi.