Incredibile scoperta quella effettuata nell’ultimo periodo su Giove e che in qualche modo riguarderebbe anche il pianeta Terra. Un po’ di tempo fa è stata osservata su Giove una Grande Macchia Rossa, ma ad oggi questa non risulta essere l’unica perturbazione atmosferica dalle grandi dimensioni. Questa tempesta, avvenuta nel Sistema solare, rimane al giorno d’oggi la più grande e la più potente, parlando sia di dimensioni che si potenza.

La sonda Europa Clipper raggiungerà Giove nel 2030: è costata 5,2 mld di dollari La sonda Europa Clipper raggiungerà Giove nel 2030: è costata 5,2 mld di dollari

Ad ogni modo, nuove osservazioni ultraviolette di Hubble, hanno messo in evidenza la presenza di ovali di foschia dalle dimensioni molto grandi, tanto quanto il pianeta Terra. Questi ovali di foschia si starebbero spostando sulle regioni polari di Giove. Ma per quale motivo? Gli esperti hanno attribuito la colpa al campo magnetico piuttosto forte del pianeta Giove, che risulta essere ben 20 mila volte più forte rispetto a quello della Terra.

Ovali di foschia grandi come la Terra, gli esperti ne spiegano la causa

La foschia negli ovali scuri è 50 volte più densa della concentrazione tipica, il che suggerisce che probabilmente si forma a causa delle dinamiche dei vortici vorticosi piuttosto che a causa di reazioni chimiche innescate da particelle ad alta energia provenienti dall’atmosfera superiore.

coautore Xi Zhang, dell’UC Santa Cruz

Secondo quanto riferito da Zhang e dal collega coautore Tom Stallard che operano all’interno della Northumbria University, in questi spostamenti sarebbero coinvolte l’interazione tra il campo magnetico e la ionosfera, ovvero lo strato di atomi carichi che vanno a circondare il pianeta e poi ancora tra il campo magnetico ed il materiale vulcanico rilasciato da Io.

Le interazioni di cui abbiamo appena parlato andrebbero a creare dei vortici dovuti proprio all’attrito e questi vortici porterebbero le nebbie a raggrupparsi in ovali di grandissime dimensioni. Questo il lavoro che è stato svolto all’interno del progetto Outer Planet Atmospheres Legacy diretto da Amy Simon nota scienziata planetaria che opera all’interno del NASA Goddard Space Flight Center.