Come ogni anno ecco che anche quest’anno è arrivata la tanto temuta influenza stagionale che però sembrerebbe essere più pericolosa delle altre. Un caso è stato registrato alcuni giorni fa a Padova, il paziente è un uomo di 75 anni contagiato dalla variante A/H3N2 dell’influenza stagionale e al quale sono stati riscontrati sintomi respiratori ma anche neurologici. La variante di quest’anno, indicata con l’espressione australiana, stando a quanto emerso dall’analisi dei dati epidemiologici registrati dove l’inverno è già passato ovvero nell’emisfero australe sembrerebbe essere particolarmente aggressiva. Ciò significa che per l’Italia e in generale per l’Europa al momento si può solo parlare di previsione del rischio e non di altro.
A proposito dell’influenza australiana possiamo dire che viene chiamata in questo modo proprio perché ha pesantemente colpito la popolazione australiana. Questa è provocata da un virus di tipo A appartenente al ceppo H3N2 noto dal 1968 anche come virus Hong Konh proprio perché in Cina e altri paesi Asiatici ha provocato una severa pandemia influenzale.
I sintomi dell’influenza australiana
Molto importante è conoscere i sintomi con cui si manifesta l’influenza australiana. I principali sintomi sono quelli respiratori e nello specifico a carico delle vie aeree superiori ovvero naso e gola. Oppure delle vie aeree inferiori e quindi polmoni e bronchi. Ma può anche provocare complicazioni a livello neurologico, e nello specifico sintomi come vertigini e mal di testa. E in condizioni più gravi anche encefalite. Come fa il virus a passare nel SNC, ovvero il sistema nervoso centrale? La risposta è tramite la cavità nasale e anche tramite la via olfattiva.