I batteri riescono a coesistere in spazi condivisi senza problemi? La risposta a questa domanda è sì. I biofilm, aggregati di batteri, riescono ad insediarsi molto bene e possono trovarsi in tantissimi ambienti. Ad esempio nelle radici delle piante ma anche su alcune superfici domestiche come il frigorifero e la vasca. Gli scienziati, consapevoli del fatto che i batteri anche se appartengono a diverse specie riescono a coesistere benissimo, hanno provato a capire come possono farlo.

Gli scienziati di Dartmouth impegnati in un nuovo studio hanno provato a capire esattamente come fanno a coesistere tre diverse specie batteriche e quando tali batteri scelgono di interrompere tale vita condivisa. Esattamente hanno individuato la specie Pseudomonas aeruginosa particolarmente conosciuta per la sua versatilità e per la resistenza agli antibiotici.

Il potere della dispersione

La specie batterica Pseudomonas aeruginosa rispetto alle altre due si è mostrata più resistente, fino al momento in cui la crescita è diventata particolarmente sovraffollata. In quel momento tale specie batterica ha scelto di non lottare per il predominio ma al contrario ha deciso di trasferirsi in zone meno affollate. In questo modo gli altri membri che facevano parte della colonia batterica hanno avuto modo di svilupparsi.

I batteri comunicano le caratteristiche del loro ambiente alle generazioni successive I batteri comunicano le caratteristiche del loro ambiente alle generazioni successive

L’autore dello studio Carey Nadell ha rivelato che il comportamento di dispersione assunto dalla specie batterica esaminata ha consentito alle altre specie di poter coesistere senza problemi. E proprio a proposito della dispersione l’autore dello studio ha voluto precisare che questa “ha conseguenze ecologiche molto importanti se si pensa ai biofilm come a una comunità”.