Un gruppo di ricercatori guidati da un team in Germania ha di recente scoperto una molecola definita “pulsante di pausa” utilizzata da ben 130 mammiferi all’interno della loro strategia riproduttiva. Ad esempio, a farne uso sono le mamme orse che durante la gravidanza premono pausa in modo tale da garantire ai loro cuccioli di nascere in un periodo in cui vi sono maggiori provvigioni di cibo.

I ricercatori hanno adesso scoperto che questa stessa molecole esiste anche nelle cellule umane. Di preciso, stiamo parlando della molecola mTORI che agisce inibendo il bersaglio meccanicistico della rapamicina.

Alcune informazioni sulla molecola mTORI

I ricercatori per poter effettuare lo studio hanno esposto a mTORI un blastoide ovvero un modello di cellule staminali in grado di rappresentare un embrione di 5/7 giorni. A tale esposizione il blastoide ha reagito entrando in una specie di ibernazione per circa 8 giorni di laboratorio. Occorre precisare che mentre la sua crescita e allo stesso tempo le cellule che si dividevano in se stesse tendevano a rallentare ecco che il blastoide riattivato riusciva comunque ad attaccarsi alle cellule endometriali. Proprio come accade ad un qualsiasi embrione durante questa particolare fase dello sviluppo.

Nessuno vuole più invecchiare. La nuova molecola anti-age aumenterebbe la fertilità anche in età avanzata Nessuno vuole più invecchiare. La nuova molecola anti-age aumenterebbe la fertilità anche in età avanzata

Nel momento in cui il team di ricercatori ha smesso di somministrare ai blastoidi mTORI ecco che questi si sono risvegliati e hanno iniziato a funzionare in modo assolutamente normale. Occorre sottolineare che quando i ricercatori hanno provato sulle cellule staminali umane questo stesso processo ecco che ne sono morte molte di più rispetto alle cellule embrionali dei topi che sono state esposte alle medesime condizioni. Ad oggi quindi poter mettere in pausa una gravidanza umana non è possibile, ma studiare questo processo potrebbe rivelarsi di grande aiuto in futuro. Il genetista molecolare Nicolas Rivron, dell’Accademia austriaca delle scienze (IMBA), afferma:

È noto che uno sviluppo più rapido aumenta il tasso di successo della fecondazione in vitro (FIV) e il potenziamento dell’attività mTOR potrebbe raggiungere questo obiettivo.

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