L’FBI ha rivelato di aver creato una criptovaluta, chiamata NexFundAI e basata su Ethereum, nell’ambito di un’indagine sulla manipolazione dei mercati delle criptovalute. Gli esperimenti condotto con la criptovaluta hanno aiutato i federali a comprendere meglio le truffe note come pump and dump.
La finta criptovaluta usata come esca
La criptovaluta NexFundAI è stata usata come amo per incriminare alcuni criminali rei di avere, in più occasioni, manipolato il valore di mercato di alcuni token, per poi riciclare illegalmente i proventi dello schema.
L’FBI ha chiesto a tre cosiddetti market maker – ZMQuant, CLS Global e MyTrade – di pubblicare dichiarazioni false sul loro token, in modo da poter truffare migliaia di potenziali clienti. Poi è stato chiesto loro di alterare il volume di scambio della valuta tramite il cosiddetto wash trading, cioè ripetuti scambi tra wallet controllati dallo stesso soggetto per dare la falsa percezione che esista un forte interesse per un determinato asset.
I tre soggetti incriminati hanno acconsentito a tutte le richieste, compiendo diversi raggiri per promuovere la criptovaluta, senza ovviamente sapere che NexFundAI era in realtà stata creata dall’FBI. L’operazione sotto copertura ha portato all’iscrizione di 18 persone nel registro degli indagati. Rischiano tutti condanne pesantissime. L’FBI ha anche sequestrato oltre 20 milioni di dollari, frutto dell’attività criminale dei soggetti coinvolti.