Il dominio di Google nel mercato della pubblicità legata alle ricerche online, un settore da quasi 300 miliardi di dollari, sembra vacillare. Per anni, la posizione del colosso tecnologico è sembrata inattaccabile, ma i rivali stanno iniziando a rosicchiare quote di mercato. La crescente importanza dell’intelligenza artificiale e dei video social sta rapidamente modificando il panorama pubblicitario. TikTok, ad esempio, ha introdotto la possibilità per i brand di targettizzare annunci in base alle ricerche degli utenti, sfidando direttamente il cuore del business di Google.

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Anche Perplexity, una startup di ricerca basata sull’intelligenza artificiale sostenuta da Jeff Bezos, si prepara a lanciare la sua piattaforma per gli inserzionisti. Secondo gli analisti, è proprio su questi due fronti che i soldi delle aziende finiranno in massa, mettendo a dura prova la leadership di Google – e parallelamente, ponendo nuovi interrogativi sul mercato dell’editoria, che beneficia largamente dalle ricerche sui motori di ricerca tradizionali.

Questo sviluppo si aggiunge alla crescente pressione esercitata da Amazon, che ha guadagnato una fetta considerevole del mercato pubblicitario legato alle ricerche, dato che sempre più consumatori iniziano le loro ricerche di prodotti direttamente sulla piattaforma di e-commerce, senza più passare per Google.

Secondo eMarketer, Google vedrà la sua quota di mercato negli Stati Uniti scendere sotto il 50% il prossimo anno, per la prima volta in oltre un decennio. Amazon, con una quota del 22,3%, sta crescendo rapidamente con un incremento del 17,6%.