Amazon ha annunciato che a partire dal prossimo anno aumenterà il numero di annunci pubblicitari durante i suoi contenuti di punta su Prime Video, segnando un ulteriore passo verso un modello di streaming sostenuto dalla pubblicità.

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Questa decisione arriva dopo otto mesi dall’introduzione della pubblicità su Prime Video, un’iniziativa che non ha comportato un calo significativo degli abbonati, dissipando così le preoccupazioni di possibili reazioni negative da parte dei clienti.

Secondo Kelly Day, vicepresidente di Prime Video International, Amazon prevede di incrementare la quantità di spazi pubblicitari disponibili per i brand nel 2025, con l’obiettivo di attirare maggiori investimenti pubblicitari. Durante un evento a Londra dedicato agli inserzionisti, Day ha spiegato che la “quota” di annunci pubblicitari aumenterà progressivamente nei prossimi anni, con una crescita significativa nel 2025.

La pubblicità invade i servizi in streaming

Attualmente in Italia Amazon propone due abbonamenti: la versione senza pubblicità prevede il pagamento di un extra mensile di 1,99€.

Questa mossa segue la crescente competizione tra i servizi di streaming, che stanno sempre più adottando modelli di business basati sulla pubblicità per diversificare le loro entrate e raggiungere una clientela più ampia.

Anche altre piattaforme, come Netflix e Disney+, hanno adottato strategie simili, introducendo opzioni di abbonamento supportate dalla pubblicità per attrarre nuovi utenti e sostenere i costi di produzione dei contenuti. In alcuni casi, le pubblicità si sono rivelate una fonte di reddito ancora più importante degli abbonamenti, oltre che un modo per attrarre un pubblico scoraggiato dai prezzi troppo elevati delle piattaforme, ben disposto a sorbirsi qualche pubblicità in cambio di un prezzo più basso.