Un team di scienziati cinesi ha studiato i primi campioni del lato nascosto della Luna riportati grazie alla missione Chang’e-6. I risultati in questione segnano inevitabilmente una pietra miliare importante nell’ambito dell’esplorazione lunare. Questo perché aiuterà gli studiosi a comprendere diversi aspetti chiave della scienza lunare.
Tra questi si annoverano l’evoluzione precoce della luna e la variabilità delle attività vulcaniche tra il lato visibile e il lato nascosto. Ma non solo, sarà possibile ottenere maggiori informazioni sulla storia dell’impatto del sistema solare, sul campo magnetico lunare e sulla composizione e la struttura della crosta lunare e del mantello.
Missione Chang’e-6, studiati i primi campioni del lato oscuro della Luna
Lo studio, pubblicato sulla National Science Review lo scorso 16 settembre, è stato svolto su dei campioni raccolti dalla superficie lunare utilizzando tecniche di perforazione e scooping. Il team ha analizzato le relative proprietà fisiche, mineralogiche, petrografiche e geochimiche. In questo modo hanno scoperto che i campioni raccolti riflettono una miscela di materiale basaltico “locale” e materiale non marino “estraneo”. I frammenti di roccia sono principalmente basalto, breccia e agglutinati.
Essendo i primi campioni raccolti dal lato nascosto della luna, questi campioni forniranno un’opportunità senza precedenti per la ricerca lunare. Questi basalti marini locali documentano la storia vulcanica del lato nascosto lunare, mentre i frammenti non basaltici possono offrire informazioni critiche sulla crosta dell’altopiano lunare, sulle fusioni da impatto del Polo Sud-Aitken e potenzialmente sul mantello lunare profondo, rendendo questi campioni altamente significativi per la ricerca scientifica. Ci si aspetta che queste intuizioni portino a nuovi concetti e teorie riguardanti l’origine e l’evoluzione della luna e perfezionino il suo uso come paradigma interpretativo per l’evoluzione dei pianeti terrestri.
professore Li Chunlai del National Astronomical Observatories dell’Accademia Cinese delle Scienze, ovvero NAOC