La Cina ha compiuto un altro passo importante nell’esplorazione spaziale con l’atterraggio della sonda Chang’e 6 sul lato nascosto della Luna, avvenuto il 2 giugno 2024. Questa missione, lanciata il 3 maggio dalla base di Wenchang, rappresenta il secondo tentativo nella storia da parte di una sonda per raggiungere questa zona lunare inesplorata.

L’obiettivo principale di Chang’e 6 è raccogliere 2 kg di campioni di rocce lunari, un’impresa mai tentata prima. Se la missione avrà successo, questi campioni saranno i primi provenienti dal lato nascosto a raggiungere la Terra.

Missione sulla Luna: un successo per la Cina

La Cina, che mira a inviare una missione umana sul nostro satellite entro il 2030, si unisce a un gruppo ristretto di nazioni che hanno raggiunto la superficie lunare. Tra queste si annoverano Stati Uniti, Russia, India e Giappone.

L’arrivo dei campioni sulla Terra consentirà agli scienziati di analizzarli in dettaglio. Ciò offrirà preziose informazioni sulla formazione e l’evoluzione del nostro satellite naturale. L’interesse per il polo sud lunare, dove è atterrata Chang’e 6, è dovuto anche alla presenza di ghiaccio d’acqua in crateri perennemente in ombra, un elemento fondamentale per le future basi lunari.

Dopo l’allunaggio, la sonda ha condotto analisi del suolo per selezionare i campioni da raccogliere. Questi sono stati poi stoccati in capsule speciali e caricati in un modulo di risalita, lanciato il 4 giugno verso l’orbita lunare.

Il modulo si incontrerà con quello di servizio della missione, che faciliterà le comunicazioni radio con il lato nascosto del satellite, per poi dirigersi verso la Terra. L’arrivo dei campioni è previsto per il 25 giugno nel deserto della Mongolia.

Questa missione sulla Luna rappresenta un traguardo importante per la Cina e per l’esplorazione spaziale in generale. Tutto questo apre a nuove prospettive per la comprensione del nostro satellite e per le missioni umane future.