C’è un nuovo social network, ma è diverso da tutti gli altri. Si chiama SocialAI ed è un’app ideata da Michael Sayman, ex product lead di Google, che permette agli utenti di interagire esclusivamente con intelligenze artificiali al posto di esseri umani. Già disponibile sull’App Store, l’app ha già suscitato numerose critiche e discussioni: tra chi lo ha provato, c’è chi lo definisce un’esperienza distopica degna di Black Mirror.

Il sogno di essere influencer: ma i follower sono finti

SocialAI si distingue per la sua struttura: gli utenti non interagiscono tra loro, ma con una serie di chatbot personalizzabili, definiti dallo stesso Sayman come “commentatori” che offrono feedback, consigli e riflessioni su ogni post. “SocialAI è progettato per aiutare le persone a sentirsi ascoltate”, ha spiegato Sayman, “offrendo uno spazio di riflessione, supporto e feedback che ricrea una comunità coesa”.

Nonostante le buone intenzioni del suo creatore, le reazioni non sono state tutte positive. Ian Coldwater, esperto di sicurezza informatica, ha definito l’app “un vero inferno”, mentre lo sviluppatore Colin Fraser si è spinto ancora più in là: “l’Inferno con la I maiuscola”.

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Follower, hater o nerd pronti ad aiutarti in davvero tutto

L’app, che consente di scegliere tra vari tipi di bot come “supporter”, “nerd” e “scettici”, ha anche generato preoccupazioni per la qualità delle interazioni. I filtri di sicurezza, ad esempio, sembrano non funzionare benissimo. Un esempio su tutti? Secondo il webmagazine The Verge, un utente sarebbe riuscito a chiedere ed ottenere dai suoi follower virtuali istruzioni dettagliate su come creare ordigni a base di nitroglicerina.