Nonostante il trascorrere degli anni, non si è ancora trovato un modo per sconfiggere l’HIV. Sviluppare un vaccino efficace è stato difficile proprio perché il virus tende a mutare molto velocemente e quindi di conseguenza riesce con facilità a sfuggire alla risposta anticorporale che viene generata proprio dal vaccino. Qualcosa però forse sta cambiando. I ricercatori del MIT hanno infatti svelato un nuovo metodo di vaccinazione contro l’HIV in grado di uccidere il virus dopo solo due iniezioni.

Gli scienziati si sono ispirati ai lama per creare un anticorpo contro l’HIV Gli scienziati si sono ispirati ai lama per creare un anticorpo contro l’HIV

Stiamo esattamente parlando della somministrazione di due dosi a distanza di una settimana l’una dall’altra. Nello specifico la prima dose serve a preparare il sistema immunitario a rispondere poi alla seconda dose, considerata più grande rispetto alla prima. Ma cosa sappiamo su questo studio e sul nuovo vaccino contro l’HIV? Per la sua realizzazione è stata utilizzata una proteina dell’involucro dell’HIV. Attualmente una versione monodose di tale vaccino si trova in fase di sperimentazione clinica.

Due dosi per uccidere il virus dell’HIV

Prevenire le infezioni da HIV che ogni anno coinvolgono più di 1 milione di persone nel mondo è possibile solamente tramite un vaccino efficace. Questa è quindi la speranza dei ricercatori che hanno sperimentato un nuovo vaccino in grado di uccidere il virus in seguito alla somministrazione di due dosi. Il vaccino in questione è composto da una proteina dell’HIV identificata con l’espressione “trimero dell’involucro“. Ma anche da una nanoparticella che invece è chiamata SMNP. La nanoparticella in questione è stata sviluppata dal laboratorio di Irvine e sembrerebbe essere di grande aiuto per consentire alle cellule B di rispondere in modo più forte al vaccino.

Se in un primo momento era considerata efficace la somministrazione in sette dosi ecco che modificando intervalli e rapporti tra le varie dosi i ricercatori sono riusciti a scoprire che esiste anche un’altra valida alternativa. Infatti somministrando il 20% del vaccino nella prima dose e l’80% nella seconda dose, effettuata sette giorni dopo, si possono ottenere ottimi risultati proprio come nel programma a sette dosi.