Una bellissima notizia che riguarda gli astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale sta lasciando tutti senza parole. Stando a quanto emerso dalle prime indiscrezioni infatti sembrerebbe che un Guardiano della Forza Spaziale stia per andare nello Spazio per portare i due astronauti a casa. Ad annunciarlo è stata la NASA rivelando che ad assumere tale incarico sarà il colonnello Nick Hague, protagonista di una missione che nessuno fino ad ora aveva provato. Nello specifico la missione consiste nel riportare indietro, e quindi a casa, Butch Wilmore e Suni Williams ovvero gli astronauti che hanno portato lo Starliner della Boeing nella Stazione Spaziale Internazionale.

Il tutto è accaduto all’inizio dell’estate, i due sarebbero dovuti rientrare poco dopo ma purtroppo a causa della capsula inefficiente farlo non è stato possibile. Sempre stando a quelle che sono le prime informazioni emerse su questa incredibile missione sembrerebbe che questa verrà lanciata entro la fine del mese in corso. I due astronauti insieme al loro salvatore dovrebbero invece tornare sulla Terra non prima del mese di Febbraio a bordo della capsula SpaceX Dragon, protagonista della missione Crew-9 della NASA.

Un viaggio durato mesi

Per gli astronauti Williams e Wilmore la missione iniziata all’inizio del mese di giugno sarebbe dovuta durare solamente otto giorni. Purtroppo così non è stato, ed infatti un viaggio di pochi giorni si è trasformato in un viaggio che è durato mesi. Alcune informazioni emerse di recente rivelano che la capsula senza l’equipaggio sarebbe pronta a tornare sulla Terra proprio domani 6 settembre.

I due astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale si dedicano al giardinaggio I due astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale si dedicano al giardinaggio

Per Hague quello che dovrebbe avvenire alla fine del mese non sarà il primo lancio con la Space Force. Infatti nel 2019 quando faceva ancora parte dell’Aeronautica Militare è rimasto a bordo della ISS per un periodo abbastanza lungo, ovvero sei mesi. E prima di questo, nel 2018, aveva anche provato un lancio con il razzo russo Soyuz che però si è rivelato non essere efficiente.