Avere una visione inedita dello scioglimento dei ghiacciai in Antartide è stato possibile grazie all’utilizzo di un drone sottomarino. Nello specifico stando a quanto riportato dal New York Times questo sottomarino autonomo sembrerebbe essere riuscito a mappare un lato nascosto del ghiacciaio in Antartide rivelando un paesaggio davvero incredibile caratterizzato da terrazze scultoree, fenditure profonde e depressioni scavate proprio nel ghiaccio.

Nello specifico lo studio pubblicato su Science Advances e portato avanti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Göteborg aveva come obiettivo proprio quello di valutare la velocità con cui il ghiaccio in Antartide si scioglie a causa di quello che rappresenta ad oggi un problema piuttosto importante, ovvero il riscaldamento globale. Le immagini ottenute dal drone sottomarino hanno mostrato un paesaggio ghiacciato ma modellato da onde oceaniche. Queste a loro volta agiscono sciogliendo e corrodendo i banchi di ghiaccio dell’Antartide che sono davvero molto grandi, anzi giganti.

Le immagini riprese dal drone sottomarino

Il drone sottomarino utilizzato da Wahlin e dai co-ricercatori è lungo 6 metri ed è stato soprannominato Ran. Questo ha permesso quindi di conoscere la parte inferiore della piattaforma di ghiaccio Dotson presente nell’Antartide occidentale. E allo stesso tempo le immagini raccolte hanno anche permesso agli esperti di poter conoscere come le onde oceaniche riescono a influenzare, nel corso dello scioglimento, l’evoluzione delle piattaforme di ghiaccio.

Buco dell’ozono sopra l’Antartide: uno dei più grandi mai registrati secondo il rapporto dell’ESA Buco dell’ozono sopra l’Antartide: uno dei più grandi mai registrati secondo il rapporto dell’ESA

Gli scienziati avevano la particolare convinzione che le onde avrebbero levigato proprio le profondità della piattaforma di ghiaccio nascoste ma grazie alle immagini osservate hanno avuto modo di scoprire che non è così. Proprio la parte inferiore del ghiacciaio infatti si presenta come “una spiaggia dopo che la marea si è ritirata”. Grazie a tali immagini e alle informazioni apprese gli scienziati in futuro potrebbero avere l’occasione di prevedere con anticipo e con precisione proprio l’aumento del livello del mare causato dal riscaldamento globale.

Ma non solo, tali informazioni potrebbero rivelarsi di grande aiuto per gli scienziati per poter rendere più resistenti le città e allo stesso tempo i quartieri appartenenti alle zone basse che rischiano di essere sommersi dall’innalzamento del livello del mare.