CrowdStrike, la società di cybersecurity, è stata citata in giudizio dagli azionisti per l’aggiornamento difettoso che ha causato un blackout globale lo scorso 19 luglio, quando diversi PC e server basati su Window hanno improvvistamente smesso di funzionare, causando gravi disagi in tutto il mondo.
Nella class action proposta, depositata martedì sera presso la corte federale di Austin, Texas, alcuni degli azionisti dell’azienda sostengono che le garanzia fornite da CrowdStrike sulla qualità della sua tecnologia fossero false e fuorvianti.
Crowdstrike reputazione a picco: persi 32 miliardi in borsa
Dopo che le responsabilità dell’azienda sono diventate note, nei 12 giorni successivi all’episodio il prezzo delle azioni di CrowdStrike è crollato del 32%. 25 miliardi di dollari volatilizzati.
Il CEO George Kurtz è stato chiamato a testimoniare al Congresso degli Stati Uniti, mentre le aziende colpite dai disagi si preparano a presentare il conto. Delta Air Line, una delle tante compagnie aeree interessate dal backout, ha assunto l’avvocato di fama mondiale David Boies per cercare di ottenere un risarcimento.
Il CEO di Delta, Ed Bastian, ha dichiarato a CNBC che l’interruzione è costata alla compagnia aerea 500 milioni di dollari in mancati ricavi, compensazioni e hotel per i passeggeri bloccati a causa del bug.
L’azienda sosteneva che il suo software fosse sicuro
Nel documento presentato dagli azionisti, si apprende che solamente lo scorso 5 marzo l’amministratore delegato di CrowdStrike avesse descritto il suo software come “valido, certificato e testato meticolosamente”. CrowdStrike, con sede ad Austin, ha dichiarato che ritiene la causa priva di fondamento e che si difenderà con forza in tribunale.
La causa, guidata dalla Plymouth County Retirement Association di Plymouth, Massachusetts, cercherà di ottenere un risarcimento – la cui entità non è stata specificata – per i detentori di azioni di classe A di Crowdstrike penalizzati dal crollo del valore in borsa dell’azienda.
Mercoledì le azioni di Crowdstrike hanno chiuso la giornata con una valutazione di 231,96 dollari. Prima dell’incidente venivano scambiate a 343 dollari.