È davvero incredibile quanto accaduto di recente al Museo Nazionale d’Irlanda, che in forma assolutamente anonima ha ricevuto importanti reperti che risalgono all’Età del Bronzo. Ma esattamente, di cosa stiamo parlando? Il Museo in questione ha ricevuto due asce la cui origine sembrerebbe essere legata all’Età del Bronzo antico e quindi a circa 4.000 anni fa.

Reperti molto importanti secondo gli esperti in quanto consentono di poter osservare più da vicino il passato ormai lontano dell’Irlanda. A stupire però è stato anche il modo in cui tali reperti sono stati inviati al Museo. Questi infatti sono stati attentamente riposti all’interno di una scatola in cartone e alle teste d’ascia piatte è stata realizzata una speciale imbottitura in schiuma che seguiva esattamente la loro forma.

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Chi ha scoperto questi importantissimi reperti storici? Rispondere a questa domanda purtroppo non è possibile in quanto chi l’ha fatto ha deciso di farli arrivare al Museo Nazionale d’Irlanda in forma anonima. Ha però deciso di allegare una lettera per far sapere come sono stati trovati. Stando a quanto emerso dalle parole scritte dal mittente i reperti in questione sembrerebbero essere stati trovati nella zona di Westmeath grazie all’utilizzo di un metal detector.

L’indagine effettuata dagli esperti e la loro speranza

Gli esperti hanno provato ad indagare sulle origini di tali teste d’ascia affermando che probabilmente sono stare realizzate tra il  2150 e il 2000 a.C e quindi proprio all’inizio dell’Età del Bronzo. Matt Seaver ovvero l’ assistente custode delle antichità irlandesi dell’NMI nel corso di una recente intervista rilasciata a RTÉ News ha rivelato che il fatto che siano state trovate insieme è importante.

Ma nonostante ciò, e quindi nonostante l’oggetto sia prezioso, per poter scoprire di più occorre anche sapere esattamente dove è stato trovato. Solo in questo modo, e quindi conoscendo anche il contesto, si possono avanzare delle ipotesi su come e perché tali oggetti sono stati usati. La speranza del Museo è dunque quella che coloro che hanno trovato le teste d’ascia possano farsi avanti e svelare qualche dettaglio in più sulla scoperta effettuata.