L’intelligenza artificiale diventa onnipresente nel mercato, e tutte le aziende leader nel settore tecnologico si apprestano a introdurla nei loro dispositivi e software. OpenAI aveva annunciato per questo fine mese di giugno il rilascio di ChatGPT vocale, ma alcune verifiche di sicurezza hanno portato l’azienda a rivedere il progetto imminente e a decidere di rimandarlo.
OpenAI alla fine dello scorso anno aveva stupito con l’introduzione di una funzione ChatGPT con la capacità di parlare con voci sintetiche. Nel mese di maggio, aveva usato proprio una di queste voci create per la dimostrazione e presentare un sistema molto avanzato per l’intelligenza artificiale, il cui nome per identificarlo è GPT-4o.
L’euforia per questa novità è stata sostituita da un atteggiamento meno esaltante, quando i responsabili del progetto hanno annunciato che si richiedono altri test di verifica sulla sicurezza. L’azienda non ha comunicato una data per il nuovo lancio, si sono limitati ad affermare che la ChatGPT vocale sarà lanciata quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno, quindi senza problemi ed errori.
Cosa aspettarsi dal nuovo chatbot in arrivo
L’IA può rivelarsi un’alleata importante per le aziende, ma al contempo il suo uso in alcuni contesti si è rivelato controproducente per diverse aziende, che hanno dovuto rimandare e o rivedere alcuni prodotti. Ad esempio, Google è stato costretto a rivedere i contenuti lanciati in prima pagina creati con l’intelligenza artificiale, perché vi sono state delle informazioni completamente errate e talvolta prive di senso.
Basti pensare a un errore che ha suscitato un’ilarità nel web contagiosa, quando in una ricerca precisa è uscito il suggerimento: mettere colla sulla pizza. A causa di questo e di altri errori meno virali, il motore di ricerca tra i più utilizzati al mondo ha dovuto rivedere le scelte in merito all’impiego dell’IA.
La realizzazione di un chatbot di questo genere con IA, che deve interpretare emozioni e imitare l’insieme delle azioni umane è difficile da creare, fanno sapere dall’azienda. E proprio per evitare che si verifichino errori grossolani, è stata presa la decisione di rimandare nei prossimi mesi il lancio di ChatGPT vocale.