L’attesa è finita, con l’arrivo (a sorpresa) di un corposo trailer che annuncia la seconda stagione della serie Amazon Prime Gli Anelli del Potere, abbiamo anche la data di uscita di questa attesissima seria così discussa e criticata (fin troppo) dal mondo del web: 29 agosto 2024.
“Un male antico e potente è tornato”, così si apre il trailer della seconda stagione de Gli anelli del potere, in cui finalmente tutta la Terra di Mezzo realizza che la minaccia di Sauron è imminente e ormai realissima. Un trailer dalle cupe atmosfere, che vuole catapultare sin dall’inizio lo spettatore nella sensazione di trovarsi di fronte alla più grande minaccia che i popoli liberi di Arda stanno affrontando: l’Oscuro Signore e le sue innumerevoli trasformazioni e inganni. Sauron che, dopo aver assunto le sembianze di Halbrand (Charlie Vickers) nella prima serie, sembra qui aver adottato un’altra forma, quella di un elfo elegantissimo dai lunghi capelli color oro e dagli occhi vitrei.
Anche se è stato smascherato e cacciato da Galadriel (Morfydd Clark), il Signore Oscuro trama per tornare e soprattutto per continuare a forgiare gli anelli con cui soggiogherà tutte le creature e razze una ad una. Come promette la sinossi ufficiale, “mentre amicizie si sfilacciano e regni iniziano a creparsi, le forze del bene si impegneranno sempre più valorosamente per far affidamento su ciò per loro conta più di tutto: la loro alleanza reciproca”. Ma andiamo ad analizzare più possibile questo primo trailer de Gli Anelli del Potere.
L’inganno di Sauron
Cercheremo di analizzare le cose più concrete senza dover ricorrere solo alle mere speculazioni in quanto il seguente trailer ci dona delle informazioni molto precise e altre di cui preferiamo non azzardare a ipotizzare, solo per il gusto di andare alla ricerca del suddetto personaggio e/o luogo e/o situazione. In piena continuità con l’ultimo fotogramma della prima stagione ci troviamo a Mordor, il Monte Fato è stato da poco “attivato” e un Halbrand/Sauron inizia a vagare nella sua dimora alla ricerca di adepti per il suo grande piano. Le tinte del trailer sembrano totalmente differenti rispetto a quelle della prima stagione molto più “attendista” e volutamente lenta, qui (in teoria) accadranno moltissime cose e l’ignoto, insieme all’inganno, saranno il focus principale di tutta questa seconda stagione.
Subito dopo lo sguardo sofferente di Halbrand salta all’occhio un particolare blob (simile al simbionte marveliano) dal quale è difficile poter azzardare una qualche connessione con i libri se non due opzioni: o una trasformazione di Sauron, e di conseguenza la sua emanazione del male in relazione anche alla scena successiva dove intravediamo delle ulteriori radici che strisciano pericolosamente nel terreno, oppure potrebbe essere la rappresentazione degli Ent Oscuri, degli alberi appunto dal cuore nero e cattivo come viene raccontato da Barbalbero, ma più probabilmente è un qualcosa riferito al male che Sauron sprigiona dal suo essere.
La guerra e il combattimento sembrano al centro di questa seconda stagione, o almeno ce lo vogliono mostrare così nel trailer, e dopo un bel piano sequenza dove finalmente rivediamo il volto di Galadriel, insieme ad altri elfi tra cui Elrond pronti a combattere qualcuno o qualcosa, ci spostiamo ad una situazione molto misteriosa con un primissimo piano di due mani insanguinate e un corpo che si dissolve trasformandosi in falene o farfalle: che sia una delle tre sacerdotesse a Rhun alla ricerca dello stregone?
Nuovo stacco e nuova emozione, lo sguardo di Celebrimbor nella scena succesiva, invaso da una luce perpetua dove al suo centro si intravede una figura “umana”, fa intendere molto bene la preoccupazione dell’elfo nell’aver creato, forse, qualcosa che va al di la della sua volontà. Al centro della luce, in un gioco di contrasti che fa sembrare tutto un grande occhio, sembra venire avanti un personaggio: da numerosi leak siamo a conoscenza che la forma primaria di Sauron sarà possibile vederla in questa stagione, che sia qua, che sia in un flashback o in un sogno/incubo di qualcuno in qualche modo verrà mostrata. Ma subito dopo la “visione” di Celebrimbor entra nella scena una delle tante menzogne di Sauron: l’Oscuro Signore sotto le mentite spoglie dell’elfo Annatar.
Negli scritti di Tolkien il nome stesso Annatar faceva parte dell’inganno di Sauron e letteralmente significa “Signore dei Doni” nella lingua Quenya degli Elfi; un’allusione al fatto che egli promise conoscenza, gloria, ricchezza e potere a tutti coloro che avrebbero ascoltato la sua grande saggezza. Difatti il primo obiettivo di Sauron, come Annatar, fu quello di ingannare gli Elfi e si diresse nell’Eregion, dove i migliori fabbri lo accolsero, cosa da non sottovalutare è che nonostante il suo grande potere ammaliante, non tutti gli Elfi si fidavano di Annatar. E’ per questo che la battuta “è stato sempre qui” è collegato probabilmente al fatto che Galadriel sapeva che Annatar non fosse l’elfo che millantava promesse, ma l’Oscuro Signore.
Tuttavia nel trailer Annatar si mostra sempre con il viso di Charlie Vickers, ma con una capigliatura bionda e lunga, quindi probabilmente l’espediente è meta-cinematografico (almeno crediamo che sia così) cioè che lo spettatore vede l’Annatar, riconoscendolo sotto le vesti di Halbrand/Sauron, ma magari agli occhi dei personaggi e degli altri elfi ha un altro viso altrimenti come non potrebbero riconoscerlo dato che fu cacciato da Galadriel? Le scene successive sono dei frame talmente veloci che è difficile contestualizzarli negli scritti di Tolkien, per provare ad abbozzare qualche tipo di trama: passiamo da un campo largo su Numenor, ad una cavalcata di Galadriel con forse Celebrimbor o Elrond, fino ad un sogno/incubo della stessa elfa che si ritrova a tu per tu con un gigantesco mostro marino anche se inizialmente si poteva ipotizzare che fosse l’Osservatore, colui che si trova alle porte di Moria.
Proprio Moria è protagonista di una scena molto dinamica nella quale si vede un crollo in uno dei ponti di Khazad-dum, che sia l’inizio della caduta di Moria dopo che i Nani hanno scavato troppo a fondo, considerando che il Balrog è stato già mostrato nella prima stagione? Di sicuro, come è stato già precedentemente scritto, l’Ombra di Sauron si nota anche nella “famosa palette” dei colori usata in generale, tutto molto più desaturato e cupo proprio per donare allo spettatore questa sensazione di pericolo e ignoto. Ancora diversi primi piani difficili da collocare, da un Elendil disperato in guerra, ad una Galadriel forse di nuovo in un sogno/incubo proiettata a Mordor, fino all’immagine di un bellissimo Orco intento a sguainare il proprio coltello.
Dopo di ciò una panoramica dell’Eregion, una regione della Terra di Mezzo localizzata a sud di Gran Burrone e delimitata dalle Montagne Nebbiose a est famosa ai posteri perché all’interno si formò uno degli ultimi grandi regni dei Noldor della Terra di Mezzo e suo Signore fu il nipote di Fëanor, l’elfo Celebrimbor. Su questo frame erroneamente nella versione italiana la scritta “Darkness Will Bind Them” è stata tradotta con le “Tenebre li Uniranno” cosa totalmente sbagliata in quanto facendo l’occhiolino alla classica poesia dell’Anello si gioca proprio con “le Tenebre li incatenerà“, peccato perchè si travisa totalmente il senso in questo modo.
Ed ecco finalmente di nuovo i Tre Anelli degli Elfi, con Gil Galad, Galadriel e probabilmente la nuova entrata l’elfo Cirdan il Carpentiere, che è stato confermato come personaggio: per coloro che volessero focalizzarlo sulla Terza Era, dopo aver regnato sul Lindon, dopo la morte di Gil-Galad fu lui ad accogliere Gandalf al suo arrivo dall’Ovest e a consegnargli l’Anello Narya, riconoscendolo come il maggiore degli Istari (stregoni), così come fu sempre lui a predisporre la partenza dei Portatori degli Anelli alla fine della Terza Era. Ovviamente il perché loro tre si ritrovano insieme con i tre anelli al dito probabilmente è per scongiurare il peggio e fare la “promessa” di non rivelarli a nessuno…Ma dopo gli Anelli degli Elfi ecco arrivare un nuovo anello: quello ai Nani. Si nota sia Celebrimbor intento a forgiare i sette e lo stesso Durin III che afferra l’Anello con la gemma (sia i tre elfici, i sette dei nani e i nove degli uomini possedevano una gemma); come non notare il suo stupore e anche bramosia nell’osservarlo, senza dubbio la parte dedicata agli Anelli dei Nani rappresenterà una delle situazioni più interessanti da sviscerare.
Ma la scena che sta facendo impazzire l’internet è sicuramente quella dedicata a Numenor, dove si nota un Ar-Pharazon in tenuta di battaglia con dietro una delle famose aquile che tanto conosciamo dalle due trilogie Jacksoniane. Dunque negli scritti di Tolkien, si legge che sopra il palazzo reale ci sono due aquile che vigilano in tempo di pace il regno. Tuttavia l’atteggiamento guerrigliero dello stesso Ar-Pharazon e l’arrivo dell’Aquila, che ricordiamo altro non è che una divinità nel mondo di Arda (probabilmente viene inviata dalla divinità Manwe proprio perchè gli uomini si stano allontanando dal bene) non promette nulla di buono: anzi probabilmente potrebbe rappresentare un’azione che determinerà a cascata la lenta, ma inevitabile, caduta della stessa Numenor. Per concludere le ultime due scene dove si palesa Annatar, con la battuta di Galadriel “è Sauron“, nella quale è possibile ammirare la sua forza (cinematograficamete stile Jedi) nel ammaliare chi ha intorno a sé, solamente con un movimento delle mani fino alla realizzazione dopo una tremenda esplosione della Torre (forse) di Barad-Dur, la casa madre da dove tutto nasce.
Insomma il trailer mostrato ci ha donato delle vibrazioni sicuramente molto più dinamiche rispetto alla prima stagione, più d’attesa e più lirica se volessimo usare un termine cosi caro a Tolkien, le battaglie e le scene dove tutto può sembrare altro, insieme alla storia di contorno degli Anelli probabilmente rendono questa seconda stagione un passo in avanti rispetto alla prima (almeno secondo il trailer). E’ vero anche che incentrare un’intera stagione su uno dei villain più enigmatici e carismatici della letteratura fantastica e fantasy è un motivo di grande coinvolgimento per coloro che hanno scritto le sceneggiature.
Non ci resta che dire…bentornata Terra di Mezzo.