Se come noi amate i prodotti d’animazione prendente carta e penna: il 10 aprile su Disney+ approda Iwájú: City of Tomorrow, la nuova serie d’animazione firmata Disney. Noi abbiamo avuto l’opportunità di vedere la serie in anteprima e di intervistare coloro che lo show lo hanno creato: Olufikayo “Ziki” Adeola (il regista e sceneggiatore della serie); Hamid Ibrahim (il production designer) e Toluwalakin “Tolu” Olowofoyeku (colui che per lo show ha rivestito il ruolo di consulente culturale). Iwájú: City of Tomorrow è una serie che fonde in maniera sapiente tradizione e speranza per il futuro arricchendo il tutto con le vibes africane, per la precisione nigeriane, e tinte davvero molto pop. Ecco la nostra recensione di Iwájú: City of Tomorrow e tutto ciò che ci hanno raccontato i tre talent dello show.
Iwájú: City of Tomorrow: la recensione
Come sapete siamo soliti parlarvi di prodotti d’animazione. Noi riteniamo che l’animazione sia la scelta giusta per raccontare avventure che in live action subirebbero per forza di cose, tra budget ingenti che sono in molti casi difficili da reperire o concreta fattibilità tecnologica e resa visiva, pesanti limitazioni. Il caso di Iwájú: City of Tomorrow è un esempio che conferma la regola, anche se non vi neghiamo che il desiderio di vedere un prodotto live action simile allo show Disney ora è decisamente cresciuto. La nuova serie tv che andrà ad ampliare il già ricco catalogo di Disney+ dal 10 aprile si dimostra avvincente, emozionate e famigliare. Ambientata in una futuristica Lagos, in Nigeria, Iwájú: City of Tomorrow serie animata originale racconta l’emozionante storia di formazione di Tola, una bambina della ricca isola nigeriana, e del suo migliore amico, Kole, un esperto di tecnologia, mentre scoprono i segreti e i pericoli dei loro mondi diversi.
Lo show parte dalle premesse di ispirarsi a un qualcosa di reale ma di evolverlo nel futuro, come poi vedrete ci hanno raccontato i talent che abbiamo avuto occasione di intervistare. È una storia di formazione fortemente legata alla cultura africana e nigeriana in particolare. Dai colori, agli animali, dalle musiche alle intonazioni vocali dei doppiatori vi accorgerete che le vibes africane non mancano. Forse a tratti lo stile di Lagos e alcune tecnologie create per la serie ricordano in modo molto chiaro il Wakanda futuristico di Black Panther. In fin dei conti sempre di Disney stiamo parlando e la matrice di ispirazione per entrambi i prodotti è stata proprio l’Africa.
Tola è la protagonista perfetta per un nuovo progetto adatto alle famiglie. È una bambina ma non ha timore di gettarsi nella mischia, di intraprendere una nuova avventura e di combattere i cattivi di turno. Nonostante ciò la serie è per forza di cose, considerata la tenera età della protagonista, una storia di formazione fatta e finita, ideale da far vedere ai propri bambini. Lo spettatore scopre i segreti di Lagos assieme a Tola ed episodio dopo episodio ne trae un insegnamento. L’avventura non manca e con essa le risate.
Ad affascinarci più di tutte le altre componenti dello show è stata il design della città, davvero interessante e accurato, e la colonna sonora che grida africa e cultura pop da ogni nota.
Disney per Iwájú: City of Tomorrow ha fatto i compiti a casa, creando un progetto delle basi davvero solito. Infatti Iwájú nasce da una straordinaria collaborazione tra Disney e la società di intrattenimento panafricana Kugali, e si tratta di una collaborazione unica nel suo genere. Per ogni elemento della serie la major e gli addetti ai lavori si sono consultati con un coordinatore culturale che ha seguito lo show dall’inizio alla fine affinché tutto fosse corretto dal punto di vista delle tradizioni e usanze africane. Non a caso scoprirete, leggendo la nostra intervista, che l’animaletto da compagnia della protagonista non è stato scelto a caso ma ha una profonda connessione con la terra protagonista della serie tv.
A noli Iwájú: City of Tomorrow è piaciuta molto ma ancora di più abbiamo adorato dialogare con colore che hanno contribuito a dare vita allo show.
Iwájú: City of Tomorrow: l’intervista ai creatori della serie tv
Disney ci ha permesso di intervistare per voi i tre artisti che si sono occupati in prima persona della realizzazione della serie tv Iwájú: City of Tomorrow. Noi non ci siamo fatti scappare l’occasione e ne abbiamo approfittato per approfondire gli aspetti della serie che ci avevano maggiormente colpito.
In primis chi scrive ha scelto di concentrarsi sul design della moderna Lagos, città protagonista della serie tv.
Parlando della città di Lagos. Oh mio Dio, è fantastica. Sappiamo che questa versione è ispirata ad una versione futuristica della vera Logos ma ci ricorda la città di Wakanda. Dove avete trovato l’ispirazione per creare questa città?
Hamid Ibrahim: “Quando abbiamo creato la città di Lagos per Iwajù ci siamo ispirati alla vera città di Lagos e abbiamo voluto evolvere il futuro di quel posto. Abbiamo immaginato come sarebbe stato Lagos se avessimo potuto evolvere quell’area nel futuro. Vi faccio un esempio concreto. Nella vera Lagos le persone che vanno al mercato a vendere la loro merce la trasportano mediante grandi cappelli che indossano sulla testa. Nella nostra versione di Lagos di Iwájú le persone posso trasportare più livelli di cose nel cappello. Ecco questa è un’evoluzione della tradizione. Se avete visto le macchine della serie vi spiego che sono state pensate con ruote sferiche e questo perchè il traffico in Lagos è piuttosto folle e ti permette di dirigerti in diverse direzioni. Ma se non puoi muoverti a destra o a sinistra con queste macchine puoi volare e superare altri mezzi. Questo è ispirato specificatamente al vero traffico di Lagos. Quindi molta dell’ispirazione per la città di Lagos della serie arriva direttamente dalla vera Lagos. E poi l’abbiamo fatta evolvere. Oppure l’ispirazione e quindi la città della serie deriva da qualcosa di completamente nuovo come gli schermi. Questi sono qualcosa di completamente mai visto prima in altri prodotti sci-fi. Ecco quindi come ci siamo mossi per creare l’universo di Lagos per Iwaju. Possiamo davvero dire che è stato un mix tra ispirazione portata dalla realtà e idee completamente create da zero.”
Non potevamo non menzionare la splendida colonna sonora della serie. Se vi limitate a guardare anche solo il trailer capirete che è impossibile non iniziare a muove passi di danza. Le canzoni di Iwájú: City of Tomorrow sono contagiose, trasmettono allegria e visivamente sono identificabili mediante alcuni colori sgargianti. Per tale motivo abbiamo approfondito l’ispirazione che si cela dietro ai brani se tali canzoni hanno avuto una qualche influenza nella produzione visiva della serie.
La colonna sonora è incredibile, così unica perché mescola in modo perfetto le vibes africane con la musica della cultura pop. Vi siete lasciati ispirare da queste canzoni durante la creazione del film? O lo farete in futuro per nuovi progetti?
Olufikayo “Ziki” Adeola: “La colonna sonora è arrivata a noi o hanno iniziato i suoi lavori preparatori relativamente in ritardo rispetto al processo di creazione del film. Quindi penso che Iwaju fosse più o meno a metà quando hanno iniziato a comporta. La composizione della colonna sonora è iniziata più o meno nell’ultimo anno e mezzo. Sicuramente la colonna sonora aggiunge tanto colore alla serie. Quando non l’avevamo a disposizione utilizzavamo molta musica provvisoria ed è divertente perchè ci siamo abituati a quella musica e sai dicevamo “Non è pi così male”. Ma quanto è stata creata tutta la colonna sonora del film e tutte le canzoni queste hanno portato la serie ad un livello completamente diverso. La colonna sonora delle serie ha aggiunto allo show tante emozioni. Pensavo che avevamo già raggiunto il massimo livello con lo show ma l’abbiamo superato.”
Quindi visto che la serie tv è stata concepita e ideata senza colonna sonora, dato che è arrivata a processo creativo già finito, pensate che le canzoni di Iwajù possano ispirare vostri futuri progetti?
Hamid Ibrahim: “Ad essere onesto non l’avevo mai pensata in questo modo dato che traggo ispirazione da ogni cosa, da qualunque luogo. Ma in realtà ogni volta che penso a Iwajo, ogni volta che ascolto la colonna sonora la vedo talmente legata alla serie che fatico a pensare ad altre cose. È come se lo show fosse ormai incorporato alla serie tv. Per me è ormai impossibile vedere le cose come due prodotti distinti. La serie tv è cambiata completamente con l’aggiunta della colonna sonora. Non riesco davvero ad ascoltare le canzoni della serie e trarre ispirazione per altro.”
Olufikayo “Ziki” Adeola: “Quello che posso dire io è che quando scrivo ascolto sempre canzoni che mi trasmettono e catturano le emozioni di ciò che sto cercando di costruire nelle varie scene. Per questo credo che la colonna sonora di Iwaju sia ora una di quelle colonne sonore che desidererò ascoltare quando desiderò racchiudere nuovamente quelle emozioni in futuri progetti di scrittura.”
Da fan Disney di lunga data chi scrive è da anni giunta ad una conclusione: nei classici Disney quasi sempre il protagonista o la protagonista hanno un animale come personaggio comprimario. Tale animale finisce poi per diventare iconico ed il personaggio preferito di moltissimi bambini. Questa dinamica non è affatto casuale ma necessaria per non eclissare il vero protagonista della storia affiancandogli un altro personaggio dalle sembianze umane. Al tempo stesso la presenza dall’animale da compagnia serve si come comic relief per allergie la tensione che come guardia del corpo. Insomma la dinamica protagonista umano e comprimario animale ha un penso importante all’interno della Disney. Per tale motivo chi scrive non poteva esimersi dal parlare di Otin e ciò che ci hanno rivelato i talent della serie è davvero molto interessante.
Otin, l’animale meccanico amico della protagonista. L’ho adorato, è il mio personaggio preferito della serie. Proprio per questo mi piacerebbe sapere da voi perché secondo voi un animale domestico è sempre un ottimo compagno per un protagonista di un film d’animazione della Disney. Ve lo chiedo perché siamo soliti vedere questa dinamica all’interno dei film Disney. Diciamo che è una situazione che si presenta tantissime volte, per non dire in quasi tutti i classici Disney.
Toluwalakin “Tolu” Olowofoyeku: “Posso dirti che per noi e quindi per Iwaju si è tratta di felice coincidenza. Ti dico questo perchè quando abbiamo presentato la nostra storia a Disney, non abbiamo presentato solo Iwaju. Alla major di Topolino abbiamo presentato diverse storie e non avevamo idea rispetto a quella Disney avrebbe scelto di adattare. La stessa cosa si è ripresentata in forma diversa quando Disney ha scelto di realizzare Iwaju, perchè all’epoca non sapevamo ancora che tipo di creatura sarebbe stata Otin. Quello che sapevamo all’epoca era semplicemente che la protagonista della storia avrebbe avuto un animale robot, ovviamente questo perchè la storia è ambienta nel futuro. In una delle altre nostre storie fanatsy non credo che avevamo inserito un aiutante animale nello script. Quando abbiamo iniziato a sviluppare Iwaju per la serie tv di Disney e ci siamo ritrovarti al punto di scegliere la tipologia di animale da assegnare al robot amico della protagonista, credo che inizialmente abbiamo pensato probabilmente alle sembianze di un cane. È l’animale di default, quello più comune. Ma poi le cose sono cambiate. Nel mentre che stavamo elaborando la serie tv ci siamo resi conto di una cosa: per il nostro show volevamo un animale comprimario che avesse alcune specifiche caratteristiche: in primis doveva essere un animale davvero molto riconoscibile per la provenienza dalla Nigeria e l’Agamid lizards è specificatamente della Nigeria. Si tratta di un’iguana dai colori blu ed arancione che proviene specificatamente e solamente dalla Nigeria. Così, come potrete immaginare, si tratta di un animale molto comune in Nigeria. La seconda ragione per cui abbiamo scelto proprio questa creatura è perchè volevamo un custode che potesse seguire la protagonista in giro ma che allo stesso tempo potesse restare discreto. Per questo abbiamo scelto la “lucertola”, nessuno si chiederebbe “Perchè quella lucertola è sul muro?” O “Perchè quella lucertola è sul pavimento?”. In sostanza è un animale che non risalta a meno che tu non lo indichi. Può tranquillamente seguire la protagonista in giro e proteggerla senza essere troppo oggetto di attenzioni. In sostanza può passare inosservato ma eseguire in maniera adeguata il suo compito. Ecco perchè abbiamo scelto proprio l’iguana come animale per interpretare Otin.”
Vi ricordiamo che Iwájú: City of Tomorrow vi aspetta dal 10 aprile solo su Disney+.