Elon Musk, CEO di Tesla, ha recentemente pubblicato un video del suo nuovo robot umanoide Optimus che piega una maglietta. Il video ha suscitato grande interesse, ma anche alcune critiche. “Optimus piega una maglietta“, ha scritto Musk nella didascalia del video iniziale pubblicato sul suo social network X. Il filmato mostra Optimus che estrae una maglietta da un cestino vicino e la piega con cura.
Optimus folds a shirt pic.twitter.com/3F5o3jVLq1
— Elon Musk (@elonmusk) January 15, 2024
Optimus non fa tutto da solo
Tuttavia, Musk è stato molto criticato dagli stessi utenti di X, il video è stato già classificato come un “fake”. Perchè? Un attento esame del video rivela che il robot non sta operando in modo autonomo. Nella parte inferiore destra del video, si può vedere, infatti, una mano che si muove. Questa mano appartiene a un ingegnere che sta controllando i movimenti del robot. In altre parole, il robot di Musk non è in grado di piegare una maglia da solo. Ha bisogno di essere controllato da un essere umano.
Questa tecnologia non è esattamente una novità
Non solo il video è già stato etichettato come uno specchietto per le allodole, ma non c’è nessun novità sorprendente perchè pare che, già negli anni ’60, la Disney costruì un robot Abe Lincoln che poteva alzarsi in piedi, muovere gli arti e parlare. Anche in questo caso, i movimenti del robot erano controllati da un essere umano. La tecnologia dei robot umanoidi è progredita notevolmente negli ultimi decenni, questo è certo. I robot moderni sono in grado di eseguire una varietà di compiti complessi, come guidare veicoli, operare in ambienti pericolosi e persino giocare a sport. Nonostante questo, la creazione di robot umanoidi autonomi è ancora una sfida impegnativa. I robot devono essere in grado di percepire il loro ambiente, prendere decisioni e agire in modo indipendente.
Limiti della tecnologia attuale
Il video di Musk evidenzia alcuni dei limiti della tecnologia attuale per la creazione di robot umanoidi autonomi. In primo luogo, i robot devono essere in grado di percepire il loro ambiente in modo accurato. Questo richiede una combinazione di sensori, come telecamere, radar e sensori LiDAR. In secondo luogo, i robot devono essere in grado di prendere decisioni in modo rapido ed efficiente. Questo richiede algoritmi di intelligenza artificiale (AI) altamente sofisticati. In terzo luogo, i robot devono essere in grado di agire in modo sicuro e affidabile. Questo richiede un’ingegneria di precisione e test rigorosi. Caratteristiche delle quali, almeno per il momento, ptimus non è del tutto provvisto.
Il passo indietro di Musk
“Nota importante: Optimus non è ancora in grado di farlo autonomamente, ma sicuramente sarà in grado di farlo in modo completamente autonomo e in un ambiente arbitrario“, ha aggiunto l’autodefinito “chief troll officer” Musk in un tweet successivo, poco più di 20 minuti dopo la pubblicazione del video. Non è chiaro se Musk abbia postato il suo follow-up in reazione agli utenti che gli hanno fatto notare l’inganno, o se avesse intenzione di pubblicarlo comunque. In ogni caso, non è esattamente una bella figura, vista la tendenza di Musk a distorcere la verità.
Important note: Optimus cannot yet do this autonomously, but certainly will be able to do this fully autonomously and in an arbitrary environment (won’t require a fixed table with box that has only one shirt)
— Elon Musk (@elonmusk) January 15, 2024
Prospettive future
Tesla aveva già affermato che Optimus sarebbe stato in grado di operare in modo autonomo, ma in futuro. E’ ancora difficile dire quando questo accadrà, anche se Musk cerca di convincerci (o convincersi) del contrario, pubblicando video un po’ fuorvianti. Tesla ha ancora molta strada da fare prima di poter realizzare il suo sogno di creare un robot umanoide autonomo. L’azienda punta a far sì che Optimus sia “in grado di svolgere compiti non sicuri, ripetitivi o noiosi“, in buona sostanza, tutte quelle mansioni di cui non vogliamo occuparci noi. E’ chiaro che se c’è ‘esigenza di un essere umano che svolga gli stessi compiti per controllare a distanza il robot, siamo ancora un po’ lontani da tutto ciò.