Il nuovo corso di Doctor Who, con Disney ad affiancare la produzione e distribuire la serie urbi et orbi (ad eccezione del Regno Unito, dove rimane saldamente in mano a BBC) è partito col botto, con i tre Special che hanno visto il temporaneo ritorno sulle scene del Dottore interpretato da David Tennant e il subitaneo passaggio di consegne al quindicesimo, incarnato da Ncuti Gatwa sul finire di “The Giggle” per poi essere mattatore dello Special di Natale 2023, The Church on Ruby Road, andato in onda con notevole successo di pubblico anche per gli standard attuali della tv lineare britannica. Ma di cosa parla il telefilm e come si ricollega alla saga?

È di nuovo Natale per il Dottore

Doctor Who

Dopo aver salutato Donna Noble e il suo quattordicesimo alter ego, il Dottore parte per nuove avventure nel tempo e nello spazio. Non sappiamo quante ne abbia già vissute (anche se scopriamo che ha incontrato Houdini, ad esempio) ma lo ritroviamo ora nuovamente a Londra, ai giorni nostri, poco prima di Natale, mentre tiene d’occhio una biondina di nome Ruby, che ultimamente è letteralmente perseguitata dalla sfortuna e dalla goffaggine: perde o rompe oggetti, capitano incidenti a lei e a chi le sta vicino… e il confine tra figuraccia e dramma sta diventando labile. Il tutto potrebbe essere legato alla sua data di nascita? Da neonata è stata lasciata sulla porta di una chiesa alla vigilia di Natale: un’orfana, in seguito amorevolmente accudita da Carla, una madre adottiva che, nel corso della vita, si è temporaneamente occupata di tanti infanti bisognosi, ma ha tenuto Ruby con sé come se fosse davvero sua figlia. Diciotto anni dopo, un’altra bimba nata alla vigilia di Natale ha bisogno delle cure della donna, e il Dottore si impegnerà per venire a capo del mistero che circonda questi orfani natalizi e la loro apparente sfortuna… causata, a quanto pare, da una ciurma di infidi Goblin a bordo di una nave volante.

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Lo abbiamo detto già nella recensione dello Special della Bigenerazione e lo ribadiamo anche qui: proporre un nuovo corso per Doctor Who dopo un’era un po’ al ribasso non era una sfida facile e Ncuti Gatwa ha accettato di farne parte prendendosi una grossa fetta di questa responsabilità, entrando senza indugi nelle scarpe del Dottore di Tennant (forse il più amato di sempre) calzandole in maniera naturale e credibile… e a passo di danza. Perché, sì: il Dottore è caratterizzato da una spiccata intelligenza, da una certa stravaganza ed ecletticità, un “sintomatico mistero”… ma soprattutto da una forte dose di carisma, che ogni suo interprete riporta a modo proprio.

Ebbene, il quindicesimo Dottore è letteralmente trascinante, e non stupisce che qualcuno possa voler mollare la propria vita di punto in bianco per volare nello spaziotempo in una bizzarra cabina blu in compagnia di uno stralunato alieno. Gatwa è bello, sicuro di sé, fascinoso, ma anche molto simpatico, e il suo singolare magnetismo si applica benissimo a questa nuova incarnazione spericolata del personaggio.

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E se il protagonista buca lo schermo, quel che gli sta attorno è comunque vivo, attivo, non è solo “un contorno che gli gira attorno”: Millie Gibson sfoggia una personalità giovanile ancora tutta da scoprire ma certamente apprezzabile e le altre quattro figure femminili presenti contribuiscono attivamente al senso della storia. Anita Dobson e Angela Wynter sono deliziose nei ruoli di una vicina di casa e della nonna di Ruby, mentre Michelle Greenidge ci regala dei momenti molto intensi, che ci consegnano la morale della storia e qualche lacrima. Special guest Davina McCall, popolare presentatrice televisiva britannica praticamente sconosciuta da noi che qui interpreta se stessa in un curioso gioco metatestuale… per farvi capire, per il pubblico nostrano sarebbe un po’ come se il commissario Montalbano, nel serial, partecipasse a una puntata di C’è posta per te con Maria de Filippi.

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Ma siamo pur sempre in Doctor Who e dunque non può certo esserci solo l’elemento da commedia natalizia: ritroviamo naturalmente la fantascienza, un’oncia di fantasy, di realismo magico e di horror variamente freak à la De La Iglesias nella rappresentazione degli assurdi Goblin, con tanto di nave volante, mostruoso Re mangia-bambini, letali azioni dispettose a metà tra un film della serie Leprechaun e uno della saga di Final Destination e un folle momento musical in due atti che merita da solo la visione dell’episodio. Non mancano, infine, piccoli collegamenti con la legacy del Dottore, anche se meno smaccati che nei precedenti tre Special, nonché un elemento di congettura buttato lì per far discutere i fan per molti mesi a venire: chi è la madre naturale di Ruby? Avrà un’importanza nella trama come potrebbe sembrare?
Infine, spendiamo una volta di più qualche parola riguardo il boost tecnico/scenografico ricevuto dal serial: avremo la conferma definitiva solo con le puntate della serie regolare in arrivo a primavera, ma quantomeno negli special si nota davvero l’iniezione di risorse in questo nuovo corso: location variegate, ottima fotografia (e con l’HDR attivo sembra di stare a Londra sul serio), effetti visivi mai pezzotti… e anche i classici elementi “pupazzosi” sono cotti a puntino.

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90
Doctor Who: The Church on Ruby Road
Recensione di Marco Lucio Papaleo

The Church on Ruby Road, teoricamente, era un azzardo molto importante per lo showrunner Russell T Davies: con Tennant, bene o male, si andava sul sicuro (anche se poi la qualità c'è stata eccome) ma un Christmas Special in cui debuttano effettivamente il nuovo Dottore e la nuova companion era difficile da portare a casa in maniera convincente. Eppure, eccolo, il “miracolo di Natale”: c'è tutto quel che potevamo desiderare, e forse anche di più. Una storia interessante e aperta a molteplici divagazioni e discussioni; un tema natalizio legato alla nascita e agli affetti genitoriali; azione, numeri musicali, citazioni pop... e una notevole chimica tra i due adorabili protagonisti, con Gatwa che conferma un carisma unico e irresistibile.

ME GUSTA
  • Gatwa è trascinante
  • Buona impalcatura generale
  • Comprimari che funzionano
  • Messaggio di fondo commovente
FAIL
  • Un paio di elementi forse sono lasciati fin troppo in sospeso