La conclusione della serie TV Superman & Lois con la sua quarta stagione su The CW rappresenta anche la chiusura dell’Arrowverse. Le serie prodotte da Greg Berlanti per la DC hanno rappresentato per oltre un decennio uno dei punti fissi della televisione, e dei supereroi in TV. Ma cosa ne rimarrà dell’Arrowverse?
Superman & Lois ha rappresentato l’ultimo tassello di un universo narrativo iniziato con Arrow, un personaggio a cui, fino a dieci anni fa, non era stato dato alcuno spazio sullo schermo. Successivamente The CW ha lanciato The Flash (quest’ultimo aveva già avuto una serie dedicata negli anni Novanta), e Supergirl. Di base l’idea è stata quella di focalizzarsi su personaggi DC “minori” a cui dare uno spazio rilevante in un universo narrativo di stampo “teen”.
Sì, perché l’Arrowverse non è stato altro che l’espansione del concetto di Smallville. La serie TV con protagonista Tom Welling nei panni di un giovane Clark Kent è stata un’icona dei primi anni duemila, e si è concentrata sul periodo giovanile di Superman, quello passato nella città del Kansas. Si è trattato forse del primo esempio di una serie supereroistica che si è contaminata con il teen. Del resto era l’epoca televisiva di Buffy l’Amazzavampiri e di Dawson’s Creek.
L’esempio di Smalville ha portato The CW a ideare una serie TV, che non avesse dei protagonisti teenager, ma che potesse continuare ad attrarre il pubblico rimasto orfano di Tom Welling e company. Bisogna, infatti, considerare che Smallville si è concluso nel 2011, e già nel 2012 è stato lanciato Arrow.
Dopo due stagioni di Arrow, che hanno raggiunto ottimi dati d’ascolto, per il 2014 è stato annunciato lo spin-off su The Flash, a cui è seguito, nel 2015, quello su Supergirl. A differenza del DC Cinematic Universe, il mood superhero-teen ha funzionato sugli schermi di The CW, portando ad un’espansione esponenziale di serie su personaggi minori.
Successivamente sono stati lanciati Legends of Tomorrow (2016-2022), Black Lightning (2018-2021), Batwoman (2019-2022) e Stargirl (2020-2022). La presenza di questo universo narrativo compatto ha permesso di creare crossover tratti dalle run fumettistiche più famose, come Crisi sulle Terre Infinite.
La qualità ed il livello dei crossover non è stato sempre eccelso, ma ha aiutato i fan DC a trovare un po’ di appagamento della propria immaginazione, con situazioni e personaggi trasportati dal fumetto al live-action.
Perché l’Arrowverse ha funzionato e il DC Cinematic Universe no?
Ma, verrebbe da chiedersi, perché l’Arrowverse ha funzionato, ed il DC Cinematic Universe no? Perché alla base ci stavano idee produttive diverse. Quest’ultimo è nato per fare una sorta di corsa verso la Marvel al cinema, mentre l’Arrowverse è stato frutto di un lento assemblamento di tasselli, fino ad arrivare alla costruzione di un universo compatto, e capace di avere già un’audience interessata.
Superman è stato l’ultimo passaggio per completare un universo narrativo, che aveva comunque bisogno del suo character simbolo. E l’idea di raccontare una storia in cui Lois, Clark ed i loro due figli si ritiravano proprio a Smallville dà un’idea di chiusura del cerchio.
Cosa ne resterà di questo Arrowverse? Una produzione di una mole notevole, tante idee prima rimaste letteralmente su carta (quella dei fumetti), che sono successivamente fermentate sullo schermo. Produzioni non paragonabili al meglio della televisione seriale dello scorso decennio, ma genuine, ed in grado d’intrattenere un buon numero di appassionati.
L’Arrowverse è stato l’esempio di ciò che i supereroi possono essere, e di come devono essere maneggiati: con attenzione, passione (quella ad esempio utilizzata dallo sceneggiatore e produttore Geoff Johns), e senza mirare alla speculazione. Ogni cosa ha il suo tempo, e quel tempo deve essere il più adatto, sia per far germogliare i fiori, che per far volare i supereroi in cielo. Arrivederci Arrowverse, è stato un gran bel viaggio.
- Superman & Lois Ending With Season 4 (tvline.com)